Buona notizia: non si deve per forza rinunciare a tutti i dolci quando ci si mette a dieta! Scopriamo insieme quanto e quando mangiarne
Una leccornia dolce è sempre vista come qualcosa da evitare. Il dolce fa male e fa ingrassare. Quindi a meno di voler mettere su chili è meglio farne a meno. Bandito da ogni dieta e vessato dagli integralisti della forma fisica. Ma è proprio così? No. E non solo una questione psicologica. Già perché concedersi un momento piacevole, fa bene all’umore. E di conseguenza crea benessere. Ma non solo. Si può fare anche per la dieta.
Già anche durante la dieta è possibile concedersi ogni tanto qualche strappo alla regola. Così come chi non deve perdere peso può mangiare dei dolci. Basta farlo al momento giusto. C’è infatti un orario della giornata più indicato per mangiare prodotti ad alto contenuto di zuccheri. Ecco quando.
Quanti dolci si possono mangiare senza ingrassare?
Dobbiamo sempre tenere a mente che lo zucchero non rappresenta il male assoluto, ma sicuramente deve essere consumato in quantità ridotte. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) raccomanda di assumere sotto forma di zuccheri semplici non più del 5-10% delle calorie quotidiane complessive.
Questa quantità non si riferisce unicamente allo zucchero raffinato, ma anche a tutti gli zuccheri contenuti naturalmente negli alimenti. Gli zuccheri semplici più comuni, infatti, si trovano nel saccarosio, ma anche nel miele, nelle caramelle, nei gelati, nello yogurt, nella frutta, nel latte (con il lattosio) e nei cibi industriali.
Tali zuccheri passano molto velocemente dall’intestino al circolo sanguigno, causando picchi glicemici anche piuttosto importanti, e hanno un effetto saziante quasi nullo. Dunque i dolci, nel caso in cui si voglia perdere peso, sarebbero da evitare il più possibile, ma non è sempre facile resistere alla tentazione. Quindi ogni tanto ci si può concedere uno strappo alla regola, l’importante è non esagerare sia nella quantità che nella frequenza.
L’ideale sarebbe mangiare non più di un piccolo dolce a settimana ed è inoltre importante individuare il momento della giornata in cui concedersi questo sfizio e scegliere il tipo di dolce giusto in modo da non mandare a monte gli sforzi fatti durante la dieta.
Quando mangiare i dolci: l’orario giusto
Ma quando sono i momenti migliori della giornata in cui mangiare i dolci? Secondo uno studio condotto nel 2012 da un gruppo di ricercatori di Tel Aviv ha infatti dimostrato che mangiare un dolcetto a inizio giornata aiuta a velocizzare il metabolismo e ad attivare più rapidamente le funzioni cerebrali.
In questo modo, inoltre, avremo tutto il resto della giornata per smaltire le calorie assunte, senza correre il rischio che si trasformino in grasso superfluo.
Altamente sconsigliato, invece, mangiare dolci dopo i pranzi principali. Se proprio non riuscite a farne a meno, meglio farlo dopo pranzo, evitando però di assumere carboidrati nelle altre portate. Se siete abituati a fare una colazione salata, è invece possibile concedersi un dolce a metà mattinata o per merenda, a metà pomeriggio.
Che tipo di dolci si possono mangiare a dieta
Infine, se la vostra domanda è quale tipologia di dolci mangiare quando si è a dieta, occorre individuare quali poter consumare senza compromettere i risultati.
Consigliato è il cioccolato fondente, che, secondo uno studio condotto dall’Università degli Studi dell’Aquila, aiuta a migliorare le funzioni cognitive e l’apprendimento grazie ai flavonoidi contenuti al suo interno, grandi alleati della salute cardiovascolare e cerebrale. Mangiare 10-20 grammi di cioccolato fondente al giorno, quindi, non è solo concesso, ma anche consigliato.
Altri dolci che possiamo mangiare quando siamo a dieta, soprattutto a colazione, sono quelli fatti in casa, meglio se nelle loro versioni light. È bene quindi sostituire le farine raffinate con quelle integrali, il burro con l’olio extravergine di olive o l’olio di semi, la panna con lo yogurt e la frutta candita o sciroppata con quella fresca.
Volendo si può preparare una costata di frutta, concessa anche nelle diete degli atleti professionisti, un ciambellone all’acqua oppure la torta caprese, sempre seguendo ricette light che non prevedano l’uso di burro e che ci sia una quantità ridotta di zucchero.