Quali sono le quote ereditarie se non c’è un testamento

Eredità senza testamento come si divide il patrimonio della persona defunta. Che cosa dice la legge al proposito.

modello casa passato di mano in mano
Eredità. cosa succede senza testamento (codiciateco.it)

La legge disciplina in maniera molto dettagliata la suddivisione dei beni di una persona defunta. Si tratta di una materia delicata che investe aspetti emotivi e psicologici, quanto fiscali, patrimoniali, amministrativi. La successone, che si apre con la morte della persone, prevede diverse possibilità.

I tipi di successione seconda la norma possono essere tre: testamentaria, con la disposizione di un testamento; necessaria, quanto chi stabilisce il testamento dispone dei propri beni senza rispettare le quote di eredità che la legge garantisce ai familiari più stretti. Infine legittima, quando manca un testamento ed è la norma a individuare gli eredi che sono coniuge, figli e parenti fino al sesto grado di parentela.

Quote ereditarie senza testamento, tutti i dettagli

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Eredità suddivisione senza testamento (codiciateco.it)

Dunque si parla di successione legittima quando il defunto non lascia un testamento e a disciplinare le quote che spettano agli eredi è il codice civile. Si tratta di una situazione molto comune in quanto molte persone non fanno testamento ed è la legge a disciplinare la successione.

La casistica della successione è abbastanza vasta. In generale si può dire che se il defunto ha dei discendenti (figli), questi concorrono all’eredità solo con il coniuge suspestite, escludendo gli ascendenti (genitori, fratelli, sorelle). Se invece non ci sono discendenti e solo il coniuge, questi concorre all’eredità con gli ascendenti. Da ricordare poi che il coniuge ha sempre il diritto alla casa coniugale all’uso del mobilio.

Secondo le regole del diritto civile i destinatari della successione legittima, senza testamento cioè, sono il coniuge e i discendenti dello scomparso (figli); gli ascendenti del defunto (genitori); i collaterali del defunto (fratelli e sorelle); i parenti fino al sesto grado e infine lo Stato in mancanza di parenti. Da sottolineare che se figli o fratelli del defunto rinunciano all’eredità o sono premorti al de cuius, sono i rispettivi discendenti a subentrare, in base alla rappresentazione.

Vediamo qualche caso per avere un’idea. In presenza del solo coniuge, senza figli né genitori né fratelli e sorelle, questi eredita al 100 %. Il coniuge e il figlio, ereditano metà ciascuno dei beni. Un coniuge con due figli ereditano rispettivamente 1/3 ciascuno. Con il coniuge e più di due figli, spetta 1/3  al coniuge e i restanti 2/3 sono da suddividere in parti uguali tra i figli.

In caso di presenza di coniuge senza figli e fratelli sorelle, al coniuge vanno 2/3 e fratelli e sorelle 1/3. Se ci sono coniuge e i genitori, vanno 2/3 al coniuge e 1/3 ai genitori.  In caso di presenza di coniuge, genitori e fratelli e sorelle, vanno 2/3 al coniuge, 1/4 ai genitori e il restante diviso tra fratelli e sorelle. Se c’è un solo figlio va tutto a lui, mentre se i figli sono più di uno tutta l’eredità è divisa in parti uguali.

La casistica prosegue solo con un genitore senza figli e coniuge, va tutto al genitore. In presenza di due genitori, senza figli né coniuge, va tutto ai due genitori. Con genitori, fratelli e sorelle, suddiviso in parti uguali e ai genitori almeno un 1/2. Solo fratelli e sorelle, tutto a loro diviso in parti uguali. Subentrano poi nonni e altri parenti fino al sesto grado, solo in mancanza di questi l’eredità va allo stato.

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