Le pensioni di giugno arriveranno in ritardo, di che differimento si tratta e cosa bisogna fare per non farsi trovare impreparati.
Quando si tratta di pensioni si affronta un argomento molto delicato per quanto riguarda il paese ed il motivo è molto semplice. La pensione viene percepita da una fetta consistente di popolazione, del resto si dice che la presenza di persone anziane in Italia sia molto elevata. Se poi a questo si aggiunge anche l’altra categoria di pensione, la questione di amplia maggiormente.
Quindi non solo la pensione di vecchiaia che la si ottiene a partire dai 67 anni di età o nel caso in cui sopraggiunga determinati requisiti di flessibilità. Sono numerosi altresì i casi di pensione di invalidità. Persone che presentano stati di disabilità e quindi percepiscono al mese una somma di denaro per provvedere alle spese essenziali. Per tali ragioni, sapere ogni mese quando arriverà è molto importante per non farsi trovare impreparati. Un modo per gestire le proprie finanze e giugno è un mese molto particolare e adesso si andrà a vedere perché.
Pensioni di giugno, quando verranno pagate
Forse non tutti sanno, anche se dovrebbero, che l’INPS – l’ente erogatore delle pensioni – è molto preciso nel fornire tutte le indicazioni utili per quanto concernono le date di erogazione delle pensioni. Spesso accade un sovraffollamento eccessivo ed inutile davanti alle poste con file interminabili e confusione, uno stato che affanna tutti gli uffici postali presenti sul territorio nazionale. Ecco perché negli anni è migliorata la situazione prevedendo delle forme di erogazione differenti: non solo prelievo in contanti ma anche versamento su carta e sul conto in modo che si snelliscano le file presenti alla posta.
Al tempo stesso le persone anziane non sono così costrette ad andare a fare ore di fila per percepire la somma mensile. D’altra parte, anche la previsione di scaglioni ha fatto sì che tutto possa essere gestito in maniera più fluida. Tuttavia è importante sapere quando verranno erogate le somme perché non c’è più un solo giorno ma sono previste diverse fasce quotidiane a seconda del cognome. Gli scaglioni previsti sono sei e distinti per la lettera iniziale. Quello che molto stupisce è che per la pensione di giugno è previsto un differimento.
Il calendario completo
L’INPS lo ha comunicato predisponendo sul punto che il pagamento verrà pagato sul conto corrente da lunedì 3 giugno. Sabato primo giugno ma solo di mattina potrà essere ritirata in contanti la pensione solo per chi ha il cognome con le lettere A e B. Lunedì 3 giugno le persone anziane con i cognomi che iniziano per C e D, E-K martedì 4 giugno. Seguono gli altri tre scaglioni ovvero mercoledì 5 giugno i cognomi dalla L alla O, della P alla R giovedì 6 giugno. Si conclude venerdì 7 giugno per i cognomi della S alla Z.