Le novità per i micro-appartamenti, i nuovi requisiti

Sono quasi al via le nuove regole per i micro appartamenti, quali sono le nuove misure previste dalla legge.

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Novità per i progetti abitativi (codiciateco.it)

Con un emendamento al decreto salva casa sono passate delle importante novità per quanto riguarda l’abitabilità per monolocali e bilocali. Si tratta di una nuova regolamentazione che modifica alcuni criteri vecchi di diversi anni. A cambiare sono anche dei requisiti igienici e sanitari, superando normative risalente in questo caso agli anni Settanta.

Le scelte fortemente volute dal Ministro Salvini sono orientate a superare le normative esistenti per valorizzare le operazioni di riqualificazione urbana, ottimizzando gli spazi cittadini e urbani, anche quelli minimi. Una decisione che non trova tutti d’accordo, considerando le già evidenti difficoltà di gestione del patrimonio abitativo, soprattutto nelle grandi città, schiacciate da inquinamento, turismo di massa e traffico.

I nuovi criteri in arrivo per l’abitabilità

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Cantiere, le novità per le microcase (codiciateco.it)

Diciamo innanzitutto che il decreto salva casa, contente il discusso emendamento sui micro appartamenti dovrebbe essere convertito definitivamente in legge dopo l’estate, dopo la pausa dei lavori parlamentari. Nel dettaglio sono ritoccati e diminuiti alcuni criteri di abitabilità: si abbassa l’altezza minima ammettendo locali sotto i 2 metri e 70 (pervisti finora).

Non solo la superficie dei monolocali potrà scendere fino a 20 metri quadrati, contro gli attuali 28, mentre i bilocali possono passare dal 38 a 28 metri quadrati. Come accennato anche i requisiti igienici e sanitari saranno rivisti. Infatti i responsabili degli interventi potranno asseverare la conformità dei progetti alle regole igieniche e sanitarie, in una serie di casi che sono eccezioni.

Le eccezioni sono connesse a interventi di recupero che migliorino l’aspetto igienico e sanitario del locale, oppure a ottimizzare la ventilazione e le rese d’aria. Sono in vista anche novità per i cambi di destinazione d’uso: quelli che prevedono interventi di edilizia libera saranno considerati cambi di destinazione senza opere e ammessi (saranno ammessi comunque anche quelli con opere di edilizia libera).

I cambi di destinazione saranno ammessi anche nei primi piani e nei seminterrati, quando sono ammessi dalle leggi regionali. Novità anche per i sottotetti, con recuperi edilizi ammessi anche se non si rispettano le distanze minime tra edifici e dei confini. Insomma si prospettano nuove possibilità di interventi edilizi, con una parziale liberalizzazione delle destinazioni d’uso e degli interventi in edilizia libera. Ci sono anche altre notizie.

Si allargano le tolleranze costruttive, cioè le differenze effettive tra quanto realizzato concretamente e quanto progettato. Per le abitazioni fino a 60 metri quadrati non ci sono violazioni edilizie se si resta entro il 6 per cento delle misure previste nel progetto abitativo, per le abitazioni tra 60 e 100 metri quadrati, la tolleranza è fino al 5 per cento.

Poi del 4 per cento per abitazioni tra 100 e 300 metri quadrati e infine del 3 per cento tra 300 e 500 metri quadrati. Per le superfici superiori si resta nel limite attuale del 2 per cento. La regole vale per tutti gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024.

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