Lauree magistrali, quali sono quelle che garantiscono le occupazioni migliori, in tempi più contenuti e compensi più elevati.
Il mondo del lavoro richiede figure professionali legate a lavori manuali e tecnici, ma anche profili ad alta specializzazione che richiedono determinati e specifici percorsi di studio. In base a questa premessa la scelta della laurea è fondamentale per garantirsi le migliori chances di approdare a un lavoro ben retribuito, senza ricerche estenuanti.
A questo fine esistono diversi studi, come quello di Alma Laurea, che indicano quali sono le lauree magistrali che preparano meglio gli studenti al mondo del lavoro e offrono le possibilità migliori di retribuzioni più alte. Infatti non tutti i titoli garantiscono prospettive lavorative promettenti, stipendi adeguati e stabilità contrattuale in tempi accettabili.
Lauree magistrali da preferire per il lavoro
I dati riportati ostrano chiaramente che i percorsi di studio migliori per un rapido inserimento nel mondo del lavoro con stipendi interessanti, sono quelli cosiddetti STEM. Si tratta cioè delle discipline di studio legate alle materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.
Una laurea in ingegneria meccanica ha un tasso di occupazione dopo un anno dalla laurea del 93 per cento. Informatica del 92,5 per cento. Al contrario alcuni percorsi danno prospettive sicuramente minori. Per esempio Giurisprudenza ha un tasso del 56,7 per cento, mentre Psicologia appena del 53 per cento. Anche sul fronte delle retribuzioni, le lauree STEM sono decisamente migliori.
Gli stipendi di ingresso netti nel settore medico e chirurgico sono di circa 1.500 euro al mese, quelle di Scienze economico-aziendali e Farmacia di 1.400 euro al mese, Ingegneria elettronica di 1.200 euro al mese, Psicologia e Giurisprudenza tra 1.00 e 900 euro al mese. Le lauree che dopo cinque anni danno maggiore stabilità contrattuale con contratti a tempo indeterminato sono le lauree di Ingegneria gestionale con il 90 per cento.
Seguono Ingegneria meccanica, Ingegneria elettronica e Finanza con l’84 per cento. I laureati in Filologia moderna con contatti a tempo indeterminato dopo cinque anni dal conseguimento della laurea sono invece il 57 per cento. Dall’analisi complessiva dei dati emerge che le discipline STEM sono quelle che garantiscono le migliori prospettive occupazionali. Hanno infatti tassi di occupazione dopo un anno dalla laurea oltre il 90 per cento.
La realtà professionale di percorsi di studi come Giurisprudenza e Psicologia, pur dando una elevata formazione, è complessa . Le possibilità di contratti stabili nel breve periodo molto ridotta. A lungo termine, la scelta di una laurea tecnico scientifica dà dei risultati migliori. Dà numeri di contratti a tempo indeterminato dopo 5 anni dal titolo di studio molto più alto di profili umanistici.
Quindi la scommessa sul futuro delle generazioni più giovani parte dalla scelta del percorso di studio adeguata alle aspirazioni personali e alle passioni per lo studio, ma senza dimenticare le prospettive di occupazione e stabilità.