Lavoro settimanale, l’attività svolta secondo una recente indagine sull’intero continente europeo. Numeri che fanno riflettere.
Quando si pensa al lavoro come esperienza personale viene in mente un’attività necessaria, svolta spesso in condizioni non ottimali, con paghe non adeguate o contratti insoddisfacenti. Non mancano certo esempi contrari, con lavoratori pienamente soddisfatti della propria attività sia dipendente che autonoma. I dati economici delineano poi un quadro del lavoro in Italia preoccupante.
Infatti emergono precarietà , retribuzioni basse rispetto alle medie europee, forti differenze di genere. Eppure secondo alcuni il problema è la scarsa attitudine al sacrificio, soprattutto nei giovani che si affacciano nel mondo del lavoro. Ma quanto sono disposti a lavorare gli italiani? Il luogo comune fa del nostro, un popolo poco incline all’impegno e alla dedizione al lavoro. Ma è davvero così?
Lavoro settimanale, i risultati di una ricerca
I dati di una ricerca recente effettuata da Eurostat smentiscono diversi luoghi comuni. Gli italiani sono tra i popoli europei a lavorare di più nell’arco della settimana. Nel 2023, gli orari di lavoro pari almeno a 49 ore a settimana hanno coinvolto in Italia circa una persona su dieci tra i lavoratori con età compresa tra i 20 e 64 anni. In termini percentuali circa il 9,6 per cento, rispetto al 7,1 della media dell’Unione Europea.
A lavorare di più in Europa sono in Grecia, Cipro e Francia. Ad essere maggiormente impegnati sono i lavoratori autonomi con dipendenti in Italia circa il 46 per cento, contro una media UE del 41,7 per cento. Ma tra i dipendenti in Italia si lavora più che in Europa: quali con almeno 49 ore di lavoro a settimana sono il 3,8 per cento, contro una media europea del 3,6 per cento.
Gli autonomi senza dipendenti in Italia che lavorano 49 ore a settimana sono il 27,4 per cento e in Europa il 23,6 per cento. Gli autonomi con attività familiare che lavorano 49 ore sono in Italia il 20.1 per cento, mentre in UE raggiungono il 14 per cento. Ma anche le donne italiane lavorano più della media europea. Le donne con dipendenti che lavorano a lungo sono circa una su tre, con una percentuale del 32,5 per cento a fronte al 29,6 per cento nell’UE.
Le dipendenti che lavorano almeno 49 ore sono in Italia il 2,3 per cento, mentre in Europa sono il 2,1 per cento. Complessivamente le lavoratrici italiane che lavorano almeno 49 ore alaa settimana sono il 5,1 del totale contro il 3,8 della media europea. Le categorie più impegnate sono dirigenti, lavoratori del settore agricolo, lavoratori dei servizi e delle vendite, manager dipendenti, professionisti tutte con percentuali superiori alle medie registrate nell’Unione Europea.
Gli italiani un popolo di stakanovisti? Forse no, ma di certo non un popolo di fannulloni o scansafatiche come ci si ostina a pensare, non solo all’estero, ma anche da queste parti. I numeri sono più forti dei luoghi comuni.