Entrano in vigore nuove norme volte a contrastare il lavoro in nero: aumentano le sanzioni e i preavvisi 10 giorni prima.
E’ scattato il preavviso di 10 giorni per tutte le imprese che sono nell’occhio del mirino e devono ricevere un controllo sulla condizione contrattuale dei lavoratori dipendenti. Secondo quanto si legge nel nuovo Decreto Semplificazioni (ossia il numero 103/2024) dello scorso 12 luglio, sono previsti dei cambiamenti per chi lavora in nero e chi, dalla parte opposta, ha lavoratori senza contributi.
Parliamo di lavoro in nero quando sussiste un rapporto di lavoro senza iscrizione al Centro per l’Impiego, ossia la procedura che serve a comunicare all’INPS, all’INAIL e ad altri enti preposti lo stato lavorativo attuale del dipendente e dell’azienda che lo assume. Si tratta di un reato commesso dal datore di lavoro, in quanto questa condizione non permette allo Stato di essere a conoscenza della collaborazione in atto: risulta impossibile richiedere il pagamento dei contributi o le assicurazioni INAIL che possono intervenire in caso di infortunio.
Inoltre, il lavoro in nero impedisce di accedere a delle tutele previste dal CCNL, generando così una concorrenza sleale nei confronti di chi assume con regolare contratto. In questo modo, il lavoratore non ha diritto alla pensione né al TFR (Trattamento di fine rapporto).
Chi accetta di lavorare in nero non sta compiendo alcun reato, a meno che non percepisca l’assegno di disoccupazione nel periodo in cui presta servizio. In questo caso, rischia sanzioni penali per falsa dichiarazione.
Un lavoratore che vive la condizione di lavoro in nero, può richiedere un’ispezione compilando l’apposito modulo INL-31, per richiedere un controllo dall’Ispettorato del Lavoro. L’interessato può presentare il modulo alla sede dell’Ispettorato del Lavoro più vicina. Se verranno riscontrante delle situazioni di sfruttamento del lavoro all’interno dell’azienda, le autorità procederanno con sanzioni nei confronti del datore.
Il Decreto Semplificazioni prevede un preavviso di 10 giorni per l’azienda. Non scatta in caso di denuncia, ma solo in occasione di controlli di routine. In questa maniera, un datore di lavoro ha modo per trovare la documentazione richiesta dagli ispettori. In caso di irregolarità, per l’azienda è previsto un premio: otterrà uno scudo dai controlli per i successivi 10 mesi. Tra le altre novità, vi è un’opportunità concessa a chi riceve sanzioni al di sotto dei 5000€: è consentito all’azienda assumere il lavoratore oggetto di lavoro in nero, con regolare CCNL entro 20 giorni. Questo le garantirà l’esonero dal pagamento della sanzione.
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