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Lavori in condominio, quando si può usare il trapano per legge

Quando è possibile effettuare dei lavori di manutenzione usando attrezzi come martello o trapano elettrico, tutte le indicazioni.

uomo usa trapano
Trapano in casa (codiciateco.it)

Effettuare dei lavori in un appartamento all’interno del condominio è un’eventualità tutt’altro che rara. Chiunque può essere coinvolto sia che svolga i lavori, sia che ne subisca le conseguenze. Ma queste attività di piccola manutenzione hanno delle limitazioni particolari, soprattutto per l’orario, in cui è possibile svolgerle?

In effetti, spesso è proprio la percezione del rumore a determinare il fastidio e a creare tensioni tra i condomini. La stessa attività svolte in momenti diversi può creare reazioni diverse. Può apparire lapalissiano, eppure nei rapporti tra vicinato occorre fare riferimento ad alcuni regolamenti. I soli che possono inquadrare la questione e fornire un quadro di norme in cui muoversi. Certo che a volte basterebbe un po’ di buon senso e rispetto reciproco per evitare inutili discussioni.

Lavori in condominio, l’utilizzo del trapano

ragazza infastidita dal rumore
Rumore fastidioso (codiciateco.it)

Per avere un’idea precisa delle possibilità d’uso del trapano in determinati occorre fare riferimento al regolamento condominiale. Questo potrebbe limitare l’uso di questo strumento in precisi orari. Ma questi vincoli per essere validi devono essere approvati da tutti i condomini riuniti in assemblea. Dunque il regolamento contenente tali limitazioni deve essere approvato all’unanimità, cioè con la presenza di tutti i condomini.

Altrimenti il regolamento per essere valido deve essere allegato ai singoli atti di compravendita degli appartamenti del condominio. Se si verificano queste condizioni, tutti i condomini sono obbligati a rispettare i limiti di orario contenuti nel regolamento. Invece se in quest’ultimo non sono presenti indicazioni orarie sui rumori molesti, sugli orari del silenzio o su strumenti disturbanti, si applica l’articolo 844 del Codice Civile.

La norma afferma che non si possono impedire i rumori del vicino che non superino la tollerabilità consueta. Questa indicazione rappresenta il limite insuperabile, anche se la legge non specifica una misura di decibel. Un rumore può essere sopportabile in una determinato orario e del tutto intollerabile in un altro. Lo stesso trapano utilizzato alle dieci del mattino provoca reazioni del tutto diverse se usato alle due di notte.

Inoltre anche la durata dei lavori e le loro necessità hanno un peso in un’eventuale confronto giudiziale sulla questione. Un elemento che può essere utile è dato dalle consuetudini sociali. Un rumore eccessivo diventa molesto se prodotto tra le 19 di sera e le 8 del mattino seguente o tra le 13 e le 15, nella pausa pranzo. Questi orari non sono presenti nelle norme, ma rappresentano delle consuetudini.

La giurisprudenza a volte recepisce proprio delle consuetudini e si adatta a queste. Infine è possibile verificare l’esistenza di regolamenti comunali che circoscrivano la produzione di rumori eccessivi in determinati orari. Se anche in questo caso non ci sono dettagli precisi, ci si può rivolgere al tribunale, con un iter tutt’altro che immediato.

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