Lavoratori stagionali: scopri le regole da seguire e i diritti che ti spettano, come funzionano il TFR, i permessi e le ferie, tutti i dettagli.
A seconda del proprio contratto di lavoro, ci sono delle regole che vengono stabilite dalle normative o in fase di colloquio. Ci sono infatti diverse tipologie di contratto, come ad esempio quello part-time, full time, i lavori a tempo determinato o indeterminato. Esistono anche altre forme contrattuali come ad esempio i contratti co.co.co. o quelli stagionali. In vista dell’estate sono molti, soprattutto i giovani che decidono di guadagnare una somma extra, svolgendo un lavoro stagionale. Questo genere di lavori chiaramente ha un contratto e può essere attivato in varie formule, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come funziona.
Contratto di lavoro stagionale, tutto ciò che devi sapere
Quando si parla di lavoratori stagionali, alcuni pensano che si hanno meno diritti rispetto ai lavoratori subordinati, spesso infatti questo impiego è visto come precario, caratterizzato da un basso guadagno, turni massacranti, orari flessibili a sfavore del dipendente, mancanza di permessi e ferie, posta così sembra un vero e proprio incubo. Prima di tutto per, facciamo chiarezza e partiamo col dire che il contratto stagionale, viene applicato a tutte quelle attività caratterizzate da picchi di lavoro in determinati periodi dell’anno.
Una delle principali controversie riguardo questi contratti di lavoro, sarebbe la scarsità di permessi e ferie. In realtà proprio come vale per tutti gli altri lavori, anche per quelli stagionali, sono previste ferie e permessi, porzionati alla durata del periodo lavorativo. Un’altra questione riguarderebbe il riposo settimanale, secondo quanto stabilito dalla costituzione, vige l’obbligo di lasciare al lavoratore almeno un giorno libero settimanale di riposo. In genere questa giornata coincide con la domenica ma non è scontato.
Contratto di lavoro stagionale, le informazioni utili
Il decreto legge, stabilisce che ogni lavoratore ha diritto ad 11 ore di riposo consecutivo, ogni 24, dunque la durata massima di una giornata di lavoro può essere di 13 ore. Per quanto riguarda questa tipologia di lavoratori, potrebbero esserci delle deroghe al diritto di riposo, tuttavia l’orario settimanale non può superare le 48 ore, inclusi gli straordinari. Un’altra questione riguarderebbe il TFR, i permessi e l’indennizzo per gli infortuni, bisogna specificare che anche i lavoratori stagionali maturano questi trattamenti, tuttavia non sono sufficienti nella maggior parte dei casi.
Per questa ragione il governo ha disposto che per il periodo che va dal 1 giugno al 21 settembre, deve essere applicato il bonus turismo, ovvero un aumento lordo in busta paga del 15%. Tale misura è legata alle prestazioni notturne e agli straordinari. Per quanto riguarda il trattamento previdenziale assicurativo, questa tipologia di lavoratori, gode di tutte le tutele previste dalla legge. Si consiglia tuttavia di leggere attentamente il proprio contratto di lavoro prima di firmarlo, è inoltre necessario assicurarsi che la normativa sulla sicurezza sia rispettata. Nel contratto dovranno essere riportate tutte le informazioni relative alla durata dell’impiego, all’orario lavorativo, alla retribuzione e al CCNL applicato.