Costo dei biglietti aerei, incrementi senza fine. Quanto si spende per viaggiare in aereo, le ultime decisioni delle compagnie.
Le prospettive per i viaggiatori europei non sono incoraggianti sul fronte prezzi. Infatti le maggiori compagnie nazionali stano decidendo per una serie di rincari che colpiranno il settore del trasporto aereo. Dunque biglietti più costosi per gli spostamenti aerei, a cominciare da Lufthansa che ha già comunicato la decisione.
Annunci del genere sono arrivati anche da altre compagnie come Air France KLM, Ricordiamo che questi importanti gruppi comprendono diverse compagnie, quindi lo scossone per i prezzi sarà generalizzato. Ma quali sono le spiegazioni di questi aumenti? Lufthansa ha spiegato che gli incrementi annunciati dei biglietti servono a coprire i costi aggiuntivi derivanti dall’applicazione delle normative ecologiche europee.
Biglietti aerei, i costi crescono sempre più
Ma quali sono gli importi dei rincari nel trasporto aereo? Per quanto riguarda i prezzi dei voli del gruppo tedesco si parla di un sovrapprezzo tra 1 e 72 euro applicato su tutti i biglietti emessi dal 26 giugno 2024 con partenza dal 1° gennaio 2025 con destinazione nei Paesi dell’UE, compresi Regno Unito, Norvegia e Svizzera.
Anche Air France KLM, che ha introdotto già una tassa di contributo per le misure ambientali fin dal 2022, sta prendendo in considerazione nuovi aumenti. Secondo diverse stime i passeggeri dovrebbero pagare in media circa 21 euro in più per ogni volo fino al 2050, per soddisfare i costi delle politiche ambientali nel settore aereo. In Italia, il rialzo dei biglietti nelle tratte nazionali e internazionali è calcolato in 35 euro nel 2030.
Il settore aereo europeo per raggiungere gli obiettivi di transizione green, dovrà affrontare delle spese aggiuntive di circa 1.900 miliardi di euro. Una sfida enorme per il settore del trasporto aereo responsabile di circa il 2 per cento delle emissioni globali, in vista della decarbonizzazione. Le misure UE sulla transizione green impongo alle compagnie cambiamenti strutturali, a cominciare dalla quota minima di carburante sostenibile per aviazione.
I voli in partenza da un aeroporto Ue dovranno usare carburante sostenibile in quote crescenti fino alla soglia del 70 per cento prevista per il 2025. Non mancano le polemiche con le compagnie europee temono la trasformazione delle politiche green in vantaggi per le rivali extra UE. La concorrenza di queste ultime sarà favorita dalla possibilità di mantenere prezzi più bassi, perché gestendo hub fuori dall’UE non si applicano vincoli ecologici.
Tuttavia compagnie britanniche low cost come easyJet e Wizz Air hanno annunciato che non applicheranno incrementi. La prima ha dichiarato di essere interessata alla riduzione di emissione mediante la tecnologia dell’idrogeno. Wizz Air ha invece richiesto ai governi di fornire incentivi per raggiungere gli obiettivi green del settore aereo senza pesare sui passeggeri.