Allungare la vita? Si può! Seguendo la dieta degli ultracentenari, un approccio alimentare che accomuna gli individui più longevi al mondo. Vediamo di cosa si tratta!
Ad oggi il concetto di dieta non si limita più solo ed esclusivamente alla perdita di peso, ma si estende in particolare al miglioramento della salute e alla qualità generale della vita.
A tal proposito, esiste in effetti un particolare approccio nutrizionale che non si concentra tanto sulla riduzione calorica e il dimagrimento, quanto sulla promozione e preservazione della salute a lungo termine. In questo articolo scopriremo allora i principi chiave di questa dieta della longevità e in che modo sarebbero in grado di “allungare la vita”.
L’esperta Romina Cervigni, biologa e nutrizionista, nonché direttore scientifico della Fondazione Valter Longo, ha spiegato chiaramente alla Gazzetta su cosa si basa essenzialmente la cosiddetta “Dieta della Longevità di Valter Longo”. Ma facciamo un passo indietro: Longo è il direttore del programma di oncologia e longevità presso l’Istituto di Gerontologia della University of Southern California ed è stato uno dei pionieri nella ricerca sui benefici del digiuno periodico, sviluppando un innovativo approccio nutrizionale basato sul concetto di “mimetismo del digiuno” e sulla conseguente regolazione dei meccanismi di autorigenerazione del corpo.
Ma cosa succede al corpo durante questi brevi periodi di digiuno (o simil tale)? È presto detto: durante il fasting, il corpo passa da uno stato di assorbimento di nutrienti a uno stato di autodigestione e “pulizia cellulare”, noto come autofagia.
Questo processo è fondamentale per eliminare le cellule danneggiate e promuovere la rigenerazione cellulare. Non solo: la dieta della longevità parte essenzialmente da ciò che in effetti mangiano gli individui più longevi, ed è chiaro che la loro alimentazione sia accumunata dal consumo di cibi specifici: alimenti ad alto contenuto di fibre, come frutta, verdura, legumi e cereali, nonché una dieta povera di proteine animali, quali carne, formaggi e uova, le quali, ormai si sa, portano ad un aumento del rischio di sviluppare malattie croniche e cardiocircolatorie, poiché ricche di grassi saturi e colesterolo “cattivo”.
Diventa quindi chiaro come alla base del nostro benessere generale risieda un’alimentazione sana, equilibrata e ipocalorica, uno stile di vita attivo e l’assenza di cibo spazzatura, e gli ultracentenari del mediterraneo e dell’Isola di Okinawa ne sono la chiara conferma.
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