Per un numero sempre maggiore di italiani l’estate è un tabù: l’aumento dei prezzi costringe a restare a casa. I viaggi diventano un sogno.
Indubbiamente molte città italiane straripano di turisti, a dimostrazione che l’estate resta sempre una stagione attrattiva e stimolante da un punto di vista di scambio culturale. Che sia per divertimento o in qualità di turista appassionato e curioso, il viaggiatore si fa sentire di più nella stagione calda: mete d’impatto storico e artistico così come bellezze naturali del Bel Paese sono gremite di volti nuovi. Purtroppo, lo scenario cambia drasticamente dal punto di vista inverso: l’italiano fa fatica a vestire i panni di colui che prepara le valigie e prenota un volo.
Sul ceto medio che abita la penisola sta pesando più del solito il caro vacanze: l’aumento dei costi ha avuto un’incidenza notevole sulla capacità di spesa, costringendo moltissime famiglie e persone a restare a casa a trascorrere le proprie ferie. Un colpo basso per l’economia e un colpo basso anche per la serenità dei cittadini.
Sempre meno italiani in vacanza: la triste realtà
Stando a quanto spiegato da Dante Colitta, Direttore del Welcome Travel Group, la spesa media di una persona che va in vacanza è salita a 1300-1400 euro, che può facilmente salire a 2800 euro se si pensa ad una vacanza a lungo raggio. Le agenzie di viaggi hanno lavorato soprattutto con la clientela alto spendente, la quale ha optato quest’anno per mete oltreoceano come Stati Uniti, Oceano Indiano, Kenya, Zanzibar e Giappone.
Al contrario, si sente la mancanza del ceto medio, dovuta al fatto che una famiglia standard deve stanziare tra i 3 e i 5mila euro per andare in vacanza una settimana. A questo scenario consegue anche una riduzione della durata del soggiorno: in un contesto pre-pandemia, l’italiano medio si concedeva fino a 15 giorni di ferie. Oggi si contano in media 11 giorni di viaggio e si prediligono destinazioni di breve-medio raggio quali Grecia, Spagna ed Egitto (se vuoi restare in Italia, stai attento a queste mete: vedi dove sono aumentati di più i prezzi).
Lo stesso scenario non si dipinge nel resto d’Europa, dove il 75% delle persone effettuerà almeno un viaggio entro la fine dell’estate, per un aumento del +3% rispetto allo scorso anno. L’Italia è tra le mete preferite, rientrando con l’8,4% tra le intenzioni di viaggio. Quest’anno, infatti, i pernottamenti degli stranieri nelle strutture alberghiere rappresenteranno il 52% del totale, tutti alla ricerca di relax, bellezze naturali, paesaggi, nonché viaggi emozionali e spirituali, esperienze all’aria aperta, esperienze culinarie o benessere a 360°.