L’INPS ha chiarito con un avviso appena pubblicato le nuove procedure di verifica operate da Comuni e dalle ASL sugli Assegni di Inclusione.
In data 14 maggio 2024 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha diffuso un avviso importante sull’ADI. La comunicazione offre ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione chiarimenti in merito alle procedure di verifica da parte dei Comuni e delle ASL. L’INPS ha infatti esplicitato le modalità per la valutazione dei requisiti. Se Comuni e ASL confermano la sussistenza delle condizioni di svantaggio sulla base delle quali è stata presentata la domanda, i nuclei famigliari verranno inseriti in programmi di cura e assistenza e riceveranno i pagamenti dell’Assegno di Inclusione o ADI.
A metà febbraio sul portale dell’INPS gli utenti possono consultare il servizio “Validazione delle certificazioni ADI“. Attraverso questo servizio l’amministrazione pubblica competente ha la possibilità di validare la dichiarazione per l’Assegno di Inclusione. Il servizio è volto alla verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni per l’accesso all’Assegno di Inclusione. Si basa sulle informazioni disponibili nei database dell’INPS o in altre banche date delle pubbliche amministrazioni.
I controlli anagrafici delle domande ADI sono affidati dall’INPS ai Comuni. L’Istituto comunica infatti, attraverso la piattaforma GEpI ovvero Gestione dei Patti per l’Inclusione sociale, ai Comuni la necessità di procedere a ulteriori verifiche. Con il messaggio numero 1816 del 13 maggio 2024, l’INPS ha informato gli utenti di aver trasmesso i codici fiscali dei richiedenti, per le necessarie verifiche, ai Comuni interessati e alle ASL, tramite la piattaforma GePI.
Se le verifiche dei requisiti di accesso al sussidio dell’ADI avranno esito positivo, le domande presentate e al momento in stato di verifica saranno progressivamente accolte e poste in pagamento. Coloro che hanno presentato la domanda per l’Assegno di Inclusione potranno consultare l’esito dei controlli sul sito istituzionale dell’INPS tramite il portale dedicato ai cittadini.
Lo scorso aprile le domande per le quali non è stato comunicato all’INPS, da parte delle amministrazioni interessate, l’esito delle suddette verifiche, sono state accolte. Secondo la normativa, infatti, se le verifiche non avvengono entro i sessanta giorni a partire dalla comunicazione INPS i richiedenti ricevono gli accrediti anche senza la validazione delle domande.
Per le domande, invece, accolte a seguito di validazioni, i pagamenti dell’Assegno di Inclusione rispetteranno il calendario pubblicato ad aprile dall’INPS. Verso metà mese, attorno al 15 o il 16, i beneficiari riceveranno il primo accredito. A partire dal mese successivo i nuclei famigliari riceveranno il versamento degli accrediti entro fine mese, indicativamente tra il ventisettesimo e il ventottesimo giorno.
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