La certificazione ISEE ci permette di accedere a una serie di bonus e agevolazioni statali, prima era gratuita, ma d’ora in poi non sarà più così.
La certificazione ISEE, letteralmente Indicatore della Situazione Economica Equivalente, serve per valutare la condizione economica dei nuclei familiari che intendano richiedere agevolazioni fiscali di diverso tipo (questi sono i bonus disponibili ad agosto). Richiedendo e presentando l’ISEE alle autorità competenti, infatti, si può far richiesta di bonus statali, sconti e agevolazioni fiscali, detrazioni dalle tasse e molto altro.
Con l’ISEE, per esempio, si può ottenere uno sconto sulle tasse universitarie, oppure far richiesta di tutti quei bonus erogati su base ISEE, come il Bonus Psicologo o l’Assegno di Inclusione. Questa documentazione, insomma, è utile a molti scopi e, fino a poco tempo fa (cioè fino a ottobre 2023), si poteva ottenere gratuitamente in vari modi.
Si poteva infatti inviare la precompilata tramite il sito dell’Inps o dell’Agenzia delle Entrate, oppure ci si poteva rivolgere a Caf e patronati portando tutta la documentazione necessaria. Le cose, però, stanno per cambiare e anche la richiesta dell’ISEE non sarà più gratuita. Ma da cosa dipende questo cambio di rotta?
Ebbene, a dare la notizia è stata proprio la Consulta Nazionale dei Caf, dichiarando di aver quasi esaurito le risorse stanziate dall’Inps per garantire la gratuità della documentazione. L’ente di previdenza sociale aveva infatti stanziato 122 milioni di euro ai Caf, ma i fondi stanno ormai per terminare e la documentazione potrebbe arrivare a costare anche 25 euro per le famiglie.
Negli anni passati grazie ai fondi Inps sono state erogate gratuitamente oltre 7,7 milioni di documentazioni ISEE, eppure già nel primo trimestre del 2024 si è arrivati a quota 7 milioni, esaurendo in gran parte i fondi Inps. Se non arriveranno altri stanziamenti, le richieste ISEE durante il resto dell’anno potrebbero richiedere fino a 25 euro per singola documentazione.
Tale decisione è dipesa anche dalle modifiche previste dal Decreto Lavoro, resesi necessarie a causa del fatto che sono sempre di più le famiglie che richiedono l’ISEE ogni anno. Tale indicatore può infatti subire modifiche di anno in anno e ha valenza solo dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno a cui fa riferimento.
Il Decreto Lavoro ha dunque mantenuto gratuite solo la prima DSU e le variazioni del nucleo familiare, prevedendo un tetto massimo di 25 euro per le successive documentazioni.
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