ISEE dopo la separazione con cambio del nucleo familiare: l’errore comune che fa perdere i bonus

Nucleo familiare ISEE in caso di separazione o divorzio dal coniuge: ecco come funziona in questa circostanza.

l nucleo familiare ISEE è un insieme di persone legate da vincoli di parentela, affinità, tutela o adozione, che coabitano e compiono la loro vita in comune.

divorzio e conseguenze
Isee e divorzio: le conseguenze sul piano economico

La separazione o il divorzio possono avere un impatto significativo sulla vita familiare, anche dal punto di vista economico. In caso di separazione o divorzio, infatti, i due coniugi fanno parte di due nuclei familiari distinti ai fini ISEE.

ISEE dopo la separazione: l’errore comune che fa perdere i bonus

In caso di separazione o  divorzio, i due coniugi fanno parte di due nuclei familiari distinti ai fini ISEE. Questo può avere un impatto significativo sulla possibilità di accedere a determinati benefici sociali, come l’assegno unico per i figli a carico, le agevolazioni per le famiglie numerose o le tariffe agevolate per i servizi pubblici. In caso di separazione o divorzio, i figli minorenni fanno parte del nucleo familiare del genitore con cui convivono. L’affidamento congiunto non è rilevante ai fini del nucleo familiare ISEE. L’unico dato considerato è quello della convivenza.

Isee e divorzio
Isee: dopo il divorzio i due coniugi fanno parte di due nuclei familiari distinti

Un padre separato con affidamento congiunto delle figlie minorenni, le figlie faranno parte del nucleo familiare della madre, in quanto conviventi con lei. Il padre non potrà inserirle nella sua DSU, neppure con affidamento congiunto. In caso di collocamento paritario, in cui i figli vivono per metà tempo con un genitore e metà con l’altro, i due genitori possono richiedere la divisione del nucleo familiare ISEE.

In questo caso, i figli verranno conteggiati per metà nel nucleo familiare di ciascun genitore. Nella DSU c’è poi anche uno spazio apposito (quadro FC5) per segnare gli assegni periodici che vengono corrisposti al coniuge dopo separazione o divorzio. Questi assegni devono essere considerati ai fini del calcolo dell’ISEE, in quanto rappresentano un reddito del coniuge che li riceve.

Un errore comune che si commette nella compilazione della DSU in caso di separazione o divorzio è quello di non inserire il numero di protocollo del coniuge separato non convivente. L’INPS il più delle volte esegue la verifica e non convalida la DSU e quindi non rilascia l’attestazione, questo può comportare una perdita dei bonus a scadenza. Infatti, il numero di protocollo del coniuge separato non convivente è necessario per calcolare correttamente l’ISEE. In assenza di questo dato, l’INPS non è in grado di considerare i redditi e i patrimoni del coniuge separato non convivente, che possono avere un impatto significativo sull’ISEE.

Per evitare di commettere questo errore, è importante compilare la DSU con molta attenzione . Se si hanno dubbi, è sempre possibile rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato. Altri errori comuni che si possono commettere durante la compilazione della DSU in caso di separazione o divorzio sono: 1. Non indicare i figli minorenni nel nucleo familiare del genitore con cui convivono. 2.  Non indicare gli assegni periodici percepiti dopo la separazione o il divorzio. 3. Non compilare correttamente il quadro FC4, se si richiede la divisione del nucleo familiare ISEE.

 In caso di separazione o divorzio, è importante conoscere le regole per la determinazione del nucleo familiare ISEE. Queste regole possono avere un impatto significativo sulla possibilità di accedere a determinati benefici sociali. Per ricevere ulteriori informazioni riguardanti eventuali dubbi sulla compilazione della DSU in caso di separazione o di divorzio, è possibile consultare il sito dell’INPS oppure rivolgersi ad una figura competente

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