Per ottenere il proprio ISEE 2024 sono necessari alcuni documenti, Poste Italiane facilita il processo mettendoli a disposizione qui.
A molti nuclei familiari sarà capitato di dover richiedere il proprio ISEE e di andare alla ricerca dei vari documenti da presentare per ottenere questa attestazione. Anche per il 2024 è necessario rifare il procedimento, poiché l’ISEE ha la caratteristica di scadere alla fine di ogni anno solare: esso è valido dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno di riferimento e cambia di volta in volta.
Chi richiede l’ISEE 2024, dunque, ha bisogno dei documenti relativi al 2022, mentre l’ISEE 2023 faceva riferimento a quelli del 2021. Ebbene, rivolgendosi ai Caf e ai patronati si può ottenere questo servizio, oppure chiedere aiuto al proprio commercialista. Comunque la si metta, però, bisogna presentare alcuni documenti, ad esempio la giacenza media dei propri conti correnti e il saldo degli stessi.
ISEE 2024, Poste Italiane mette a disposizione la documentazione online
Fortunatamente a partire da quest’anno Poste Italiane ha messo a disposizione dei propri correntisti un servizio alquanto utile: si potrà accedere alla documentazione per l’ISEE direttamente online. Grazie al processo di digitalizzazione dei dati a cui stiamo assistendo, infatti, molti procedimenti burocratici si stanno snellendo. Ugualmente per ottenere giacenza media e saldo del proprio conto postale non ci si dovrà più recare in un ufficio, ma basterà iscriversi sul sito di Poste Italiane.
In fase di registrazione si dovrà associare un numero di cellulare al proprio profilo, che permetterà la cosiddetta autenticazione a due fattori. Tale procedimento è una misura di sicurezza attuata per evitare accessi indesiderati ai propri conti o dati sensibili. In seguito sarà possibile ottenere documentazione completa relativa ai propri conti e giacenze, sia personali che cointestati.
Novità in arrivo per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente
Per quanto riguarda la richiesta dell’ISEE 2024 ricordiamo inoltre potrebbe essere introdotta una modifica che permetterà di escludere dal calcolo i Btp e i libretti di risparmio postali per un valore fino a 50mila euro.
Tale novità, però, manca ancora di decreto attuativo, come si legge in una comunicazione INPS: “Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiarisce che la norma che esclude i titoli di Stato e altri prodotti finanziari dal calcolo dell’ISEE non è ancora in vigore, essendo necessaria l’adozione di un decreto ministeriale di modifica della disciplina dell’ISEE“.