ISEE 2024 non rinnovato, cosa si rischia nel non farlo? Prestate attenzione, potreste inciampare in un grave errore. E’ ora di conoscerne le conseguenze.
L’ISEE, l’attestazione della condizione economica effettiva delle famiglie, è un documento che viene redatto da ogni nucleo a prescindere da quanti membri lo compongano, recandosi presso il CAF o il patronato.
Un documento che va periodicamente aggiornato, è quello infatti che fa fede quando si devono presentare varie domande per ottenere dei benefici, sussidi o anche dei semplici sconti. Coloro che presentano ISEE inferiori vengono tutelati affinché anche le famiglie che vertono in condizioni un po’ più particolari dal punto di vista economico possano comunque ottenere quanto necessario per condurre una vita dignitosa.
ISEE 2024 non rinnovato, cosa succede?
Ed è proprio l’ISEE il documento base per poter chiedere l’assegno unico o l’assegno di inclusione, tante volte infatti sono state riscontrate in questi periodi delle anomalie per quanto concerne l’ISEE e quindi con pregiudizio nei confronti della persona beneficiaria dell’assegno.
Numerosi casi infatti in cui le somme elargite a titolo di beneficio fossero inferiori rispetto a quanto realmente spettassero alle famiglie, ragion per cui l’INPS tante volte ha sollecitato questo malfunzionamento per invogliare i destinatari a regolarizzare la situazione, pena altrimenti una riduzione del quantum o direttamente la perdita del beneficio.
Quanto precede sono un po’ le regole generali per quanto riguarda sia l’assegno di inclusione ma anche l’assegno unico. Gli esperti suggeriscono che c’è tempo fino a fine febbraio per rinnovare l’ISEE ai fini per l’appunto dell’assegno unico. Questo spetta per i figli a carico e l’importo varia a seconda di vari fattori e tra questi rientra assolutamente l’ISEE. Cosa succede se non si ha un ISEE aggiornato? Non si avrà diritto all’assegno unico nei modi dovuti.
Assegno unico: titolarità e somme
L’assegno unico spetta a tutti coloro che hanno figli a carico fino a 21 anni di età o senza limiti di età qualora siano disabili, a prescindere dall’ISEE in sé. Tuttavia quest’ultimo influenza l’importo per l’avente diritto. Quindi spetterà chiaramente un assegno più alto A chi presenta un ISEE più basso e viceversa, è tutto inversamente proporzionale.
Chi non rinnova l’ISEE entro fine febbraio potrà farlo entro il 30 giugno. In quel caso si avrà diritto comunque a percepire gli arretrati derivanti dell’assegno unico con decorrenza marzo. Chi lo rinnova invece il primo luglio in poi perderà gli arretrati e l’importo quindi sarà adeguato al mese in cui è stato presentato l’ISEE. Quindi è meglio non aspettare per evitare di perdere altre somme.