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Isee 2024, le nuove regole per il calcolo

Nel 2024, le norme per il calcolo dell’Isee subiranno delle modifiche. Le nuove disposizioni, introdotte dal legislatore, influenzeranno i bonus e i vantaggi

L’Isee è un indicatore economico fondamentale per molte famiglie italiane, in grado di influenzare la concessione di molte agevolazioni e contributi statali. Ma cosa succederà nel 2024? Qui vi sveleremo le nuove regole per il calcolo dell’Isee e quali potranno essere le conseguenze per le vostre finanze.

Scoprirete tutto ciò che c’è da sapere su Isee 2024, a partire dalle novità introdotte dal Governo fino alle possibili strategie da adottare per ottenere il miglior risultato possibile nella nuova procedura di calcolo.

La Legge di bilancio 2024

La Legge di bilancio 2024 ha introdotto vari cambiamenti significativi riguardo la determinazione dell’Isee. La modifica più rilevante è l’esclusione dei titoli di Stato e di alcuni strumenti di risparmio finanziario fino a un limite massimo di 50.000 euro. L’obiettivo di questo cambio è rendere più equo il conteggio dell’Isee, senza penalizzare le famiglie che hanno fatto investimenti in questi strumenti. Si modificheranno anche le norme per il calcolo dei detentori di partita IVA che sceglieranno di optare per il concordato preventivo nel prossimo anno. Altre modifiche che avranno un effetto diretto sulla stima dell’Isee includono:

  • l’integrazione dei guadagni da lavoro dipendente e autonomo, che non sono soggetti alla ritenuta alla fonte;
  • l’aggiornamento dei valori Istat.

Vediamo ora le modifiche che influenzeranno maggiormente la determinazione dell’Isee nell’anno prossimo.

Cosa viene escluso dal calcolo Isee 2024

La Legge di Bilancio 2024 ha apportato una serie di benefici per i risparmiatori che hanno optato per gli investimenti in Titoli di Stato, consentendo una diminuzione dell’Isee. Tale opportunità è data dall’acquisto di Btp. In precedenza, tale tipo di investimento non influenzava il calcolo dell’Isee, in quanto i Btp erano accomunati a ogni altra somma depositata nel conto corrente, all’interno della categoria di patrimonio mobiliare.

L’Isee 2023 ha considerato le giacenze medie di tutti i conti correnti a nome dei componenti della famiglia. Anche il valore nominale dei titoli acquistati ha avuto la sua rilevanza, con il 2021 come riferimento per il 2023. Per calcolare l’Isee, infatti, si devono fornire sia informazioni sul reddito che sul patrimonio.

Foto | kanchanachitkhamma @Canva – codiciateco.it

A partire dal prossimo anno, ci sarà un’innovazione significativa: i Titoli di Stato fino a un importo massimo di 50.000 euro non saranno inclusi nel calcolo. Quindi, per il 2022, verranno considerate solo le somme detenute nel conto corrente nel 2022, insieme a tutte le altre voci che fanno parte del patrimonio mobiliare. Tuttavia, i Titoli di Stato fino a un valore massimo di 50.000 euro verranno esclusi da questo conteggio.

È importante ricordare che la posizione economica e patrimoniale delle famiglie viene aggiornata legalmente al 31 dicembre di due anni prima. Quindi, l’effetto dei Btp sull’Isee potrebbe non essere immediato come le famiglie potrebbero sperare.

Se qualcuno desiderasse, per ipotesi, mettere il proprio denaro in questi articoli oggi per celare una porzione del suo reddito dalla valutazione Isee, godrebbe di questo cambiamento unicamente nel 2025. Per quanto riguarda gli apporti finanziari fatti nel 2024, si dovrà aspettare fino al 2026.

Concordato preventivo e il doppio binario: cosa sono, come concorrono al calcolo Isee 2024 e i documenti da presentare

Dal concordato preventivo al doppio binario, questi due strumenti, se utilizzati correttamente, possono influire positivamente sul calcolo dell’Isee e sulle tasse. Ma cosa sono esattamente il concordato preventivo e il doppio binario? E come concorrono al calcolo dell’Isee? Ecco tutto quello che c’è da scoprire su questa importante novità del 2024.

Un importante aggiornamento legislativo verrà introdotto nel prossimo anno, influenzando il concordato preventivo e l’Isee. Tale novità, destinata specificatamente ai titolari di partita Iva, influenzerà direttamente il calcolo dell’Isee. Chi sceglierà di sottoscrivere il concordato preventivo non subirà un effetto di moltiplicazione per il calcolo dell’Isee. Le parti interessate potranno concordare in previsione con l’Agenzia delle Entrate il loro reddito annuale per il pagamento delle tasse.

Tuttavia, tale facilitazione non sarà estesa ai benefici legati all’importo dei redditi. L’articolo 35 del progetto di decreto legislativo sulla determinazione, approvato il 3 novembre 2025 dal Consiglio dei Ministri, ha reso chiare le aspettative del legislatore. Secondo il decreto, il reddito effettivo, non quello concordato, deve essere preso in considerazione per la determinazione di detrazioni, deduzioni o benefici. Questo si estende anche al calcolo dell’Isee, come stabilito dal decreto legislativo del 31 marzo 1998, n. 10. In pratica, i titolari di partita Iva che aderiscono al concordato preventivo dovranno separare le norme sulla determinazione del reddito per il calcolo delle tasse da quelle che riguardano l’accesso a sussidi e benefici.

Per calcolare l’Isee 2024, che avrà le medesime regole anche per il 2025, bisogna considerare il reddito reale del contribuente.

Come influirà tutto ciò sulle agevolazioni e sui bonus che saranno disponibili dal prossimo anno?

Nel caso in cui il reddito concordato preventivamente sia inferiore al reddito reale, non ci sarà un aumento proporzionale dei benefici dovuti. Nonostante il contribuente avrà la possibilità di pagare legalmente un importo di tasse inferiore a quelle sul reddito reale, per quanto riguarda i bonus e le agevolazioni si terrà conto del reddito effettivo.

Se, tuttavia, il reddito stabilito nell’accordo preventivo dovesse essere maggiore del reddito reale, il calcolo dell’Isee seguendo le regole standard considererà i redditi effettivamente guadagnati durante l’anno. Pertanto, sarà possibile ottenere i benefici e le agevolazioni in base alla situazione economica attuale.

Lo stesso principio si applica anche alle detrazioni, alle deduzioni e a tutte le altre agevolazioni fiscali. In altre parole, l’accordo preventivo avrà valore unicamente per il versamento delle imposte. In altre situazioni, continueranno ad applicarsi le regole usuali.

Elenco documenti per Isee 2024

Di seguito l’elenco dei documenti:

  • stato di famiglia;
  • codice fiscale di ciascun componente del nucleo familiare;
  • documento d’identità valido;
  • dichiarazione dei redditi (modello UNICO o modello 730);
  • certificazione dei redditi (Certificazione Unica, ex CUD);
  • contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato, se il nucleo risiede in abitazione in casa d’affitto;
  • saldo contabile dei depositi bancari e postali;
  • estratti conto con giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31/12/2022;
  • azioni o quote detenute presso società od organismi di investimento collettivo di risparmio;
  • dati patrimonio immobiliare così come risultanti da visura catastale;
  • contratto di assicurazione sulla vita.
  • modello 730/2022 o Redditi PF 2022 (Unico), modello CU 2022;
  • documentazione attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche (ivi compreso somme percepite da enti musicali, filodrammatiche e similari);
  • redditi relativi ad attività di lavoro dipendente prestato all’estero;
  • reddito dichiarato da coniuge estero iscritto all’AIRE;
  • reddito relativo a pensioni estere;
  • reddito da attività agricole.
Dalma Bonaiti

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