Si annunciano novità per l’IRPEF, possibili ritocchi anche per il prossimo anno. Si avvia la discussione serrata sulla Legge di Bilancio.
Con la fine dell’estate riprendono le attività del governo in vista soprattutto della Legge di Bilancio che si preannuncia particolarmente delicata. La manovra prevista dovrebbe aggirarsi entro ai 23-25 miliardi di euro con una serie di prestazioni e misure in bilico. Tutto gira intorno alla disponibilità delle risorse finanziarie che determinerà l’entità degli interventi.
I primi incontri ufficiali sono programmati per il 30 agosto, mentre è atteso per i primi giorni di settembre il Consiglio dei Ministri. Da segnalare che per quest’anno c’è un impegno in più per l’esecutivo. Infatti entro il 27 settembre deve elaborare e presentare il piano di rientro settennale previsto dai nuovi accordi con l’Unione europea.
IRPEF, le mosse che presenterà il governo
Uno dei temi caldi in discussione è, come accennato, quella riforma fiscale che dovrebbe seguire le tracce degli interventi dello scorso anno. Ricordiamo che da gennaio è stato introdotto un nuovo scaglionamento delle fasce IRPEF, con la riduzione a tre aliquote, favorevole soprattutto alle fasce medio basse.
Quest’anno l’obiettivo, del resto già annunciato in passato dal viceministro all’Economia Maurizio Leo, riguarderebbe lo scaglione tra 35mila e 50mila euro. L’obiettivo sarebbe quello di ulteriore riduzione delle aliquote a due, con una rimodulazione delle detrazioni per evitare penalizzazioni. Ma le risorse necessarie per reggere la riforma sarebbero eccessive. Molto più probabile una riduzione dell’aliquota relativa alla fascia intermedia, cioè proprio quella tra 35mial e 50mila euro.
Si pensa a una riduzione di uno o due punti percentuali. Ma anche questo progetto è legato alla copertura finanziaria. Per questo molto dipenderà dal gettito fiscale che si raggiungerà e notizie incoraggianti sono arrivate dalla Ragioneria dello Stato. Si attende il risultato del concordato preventivo biennale, secondo cui le partite IVA possono concordare in base a specifici parametri per categoria professionale.
Se i risultati fossero positivi, unendosi all’andamento dal gettito derivante dalle dichiarazioni IRPEF, con entrate che nei primi sei mesi dell’anno hanno già raggiunto i 13 miliardi, la possibilità di una riduzione delle aliquote per la fascia intermedia potrebbero essere concrete. Comunque la riforma fiscale non è l’unico argomento in discussione. Tengono banco anche altre importati misure che restano incerte.
Anche in questo caso occorre rintracciare le risorse necessarie per confermare alcune prestazioni. Le più vistose sono il taglio del cuneo contributivo per le lavoratrici madri e lo sconto contributivo per i dipendenti. Per quanto riguarda le decontribuzione per le lavoratrici madri si punta addirittura a estendere la misura alle autonome e alle professioniste con partita IVA. Ma per tutto occorre avere il qudro definitivo delle entrate ancora non definitivo, necessario per dosare i diversi interventi.