Invalidità, è possibile essere riconosciuta dall’INPS la pensione a chi non ha la tiroide? Occorre fare chiarezza sul punto per non lasciare zone d’ombra.
Tante volte si parla di pensioni, del resto il tema è molto scottante e necessita periodicamente di interventi ad hoc. Azioni mirate a spazzare via le zone d’ombra o semplicemente fare in modo che il settore venga costantemente aggiornato. Del resto si sa, le pensioni sono l’erogazione di somme al mese da versare a chi verte in condizioni di disagio e di inabilità al lavoro.
Inabilità che deriva o dal fatto di aver superato una certa soglia di età e quindi è giusto che lo Stato li tuteli. Nel caso di pensione di vecchiaia infatti viene erogata al mese una somma – provento chiaramente dei contributi versati durante la fase lavorativa. Ma non è questo l’unico caso di riconoscimento di pensione da parte dell’INPS.
Invalidità, quando l’INPS riconosce la pensione
Quello che forse non tutti sanno è che accanto alle ipotesi di vecchiaia, l’INPS prevede altresì la pensione per le persone che non possono svolgere attività lavorativa perché impossibilitati non dall’età ma dalle proprie condizioni di salute che nei casi gravi sfocia nella totale invalidità riconosciuta dall’INPS. Le cosiddette pensioni di invalidità infatti comprendono dei casi molto specifici e dettagliati ma sono tante ipotesi, ecco perché alcuni casi di possibile erogazione possono sfuggire.
Sapevate che ad esempio l’INPS potrebbe riconoscere una somma mensilmente a chi non ha più la tiroide? Ma prima di dare nozioni è bene fare chiarezza sul punto. Quello che erroneamente viene chiamato bonus tiroide in realtà trattasi di un assegno mensile di assistenza che l’INPS riconosce in questi casi. La condizione necessaria ai fini dell’erogazione è la presenza di un’invalidità che va dal 74 al 75%. La somma versata mensilmente – prevista per il 2024 – è pari ad euro 333,33.
L’INPS precisa tuttavia che un altro requisito deve sussistere ai fini del riconoscimento del sussidio, ma di natura economica: il reddito del richiedente non deve superare i 5.725,46 euro. La somma riconosciuta mensilmente è di pari importo anche per gli invalidi al 100%, cambia il reddito che non deve superare i 19.461,12 euro.
I pazienti a cui è riconosciuta la pensione
I pazienti che vogliono richiedere la pensione devono dimostrare di essere affetti da carcinomi tiroidei, gozzo, ipotiroidismo ed ipertiroidismo. In tutti questi casi la patologia dev’essere certificata dalla Commissione medica dell’INPS, organo deputato chiaramente a determinare caso per caso il grado di invalidità.