Invalidità civile, quali sono le possibilità di cambiamento della prestazione, soprattutto per quanto riguarda la verifica della permanenza dell’invalidità.
L’invalidità civile è riconosciuta ai cittadini affetti da disabilità congenite acquisite che hanno avuto una diminuzione delle capacità lavorative non inferiore a un terzo o se minore hanno difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni specifici della loro età. Per ottenere i benefici previsti dalla legge occorre presentare domanda alla Asl. Dopodiché una Commissione medica sottopone il richiedente a visita medica per attestare lo stato di invalidità civile.
La domanda può essere presentata dal diretto interessato o da un familiare o rappresentante con delega. I benefici che si possono avere dipendono dalla percentuale di invalidità riconosciuta e vanno dalle protesi e ausili, all’assunzioni agevolate nel lavoro, all’assegno mensile di invalidità civile (tra il 74 e 99 per cento riconosciuto e in presenza di determinati requisiti di reddito), alla pensione di inabilità (invalidità al 100 per cento).
Invalidità civile cosa sta per cambiare
Per il mantenimento delle prestazioni assistenziali previste per gli invalidi civili, gli interessati sono tenute a sottoporsi periodicamente a visite di revisione che servono alla conferma delle condizioni di salute contenute nel verbale di accertamento dell’invalidità. In questo modo l’INPS accerta l’esistenza e la permanenza delle condizioni di incapacità lavorativa.
Già in un recente passato l’Istituto di previdenza sociale aveva parzialmente modificato le procedure per queste visite, per rendere tutto l’iter meno pesante e gravoso per famiglie e disabili. Una novità notevole è la possibilità di presentare la documentazione sanitaria tramite un servizio ad hoc, sul sito ufficiale dell’INPS, denominato “Allegazione documentazione sanitaria per invalidità civile”, per una valutazione più celere degli atti.
Solo nel caso la documentazione non fosse ritenuta sufficiente, l’Istituto stabilisce un appuntamento per una visita diretta con il soggetto coinvolto. La mancata presenza all’appuntamento per la visita di revisione, senza una giustificazione valida, comporta la sospensione della prestazione e successivamente anche la revoca.
Ora la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli ha annunciato l’eliminazione della visita di revisione con un’altra semplificazione delle procedure di controllo del mantenimento delle condizioni, con la cancellazione delle visite di revisione ripetute. Questa novità si accompagna alla nomina con legge delega di una Garante nazionale sui diritti delle persone con disabilità e l’accessibilità delle pubbliche amministrazioni, per rafforzare i diritti dei disabili anche con le pubbliche amministrazioni.
Secondo l’esponente di governo, le visite di revisione sono una pratica umiliante per i soggetti disabili e le loro famiglie che va eliminata e superata definitivamente. Dunque si annunciano dei cambiamenti molto importanti per le persone invalide che si aggiungono alle novità in arrivo sulle norme di riferimento della disabilità, attese per il prossimo anno.