La carriera nel settore scolastico offre tantissime varianti in fatto di posizioni da occupare. Ad esempio, si può diventare insegnante di sostegno seguendo un iter ben preciso.
Chi vuole lavorare nell’ambito scolastico, ha diverse possibilità tra le quali scegliere. Tutte prevedono un iter da seguire, composto da un periodo di studi, requisiti da rispettare e prove da superare. Prendiamo come esempio il ruolo di insegnante di sostegno: è oggigiorno fondamentale nel mondo della scuola, in quanto presente a supporto dei bambini e dei ragazzi affetti da disabilità, i quali necessitano di aiuto e attenzione maggiori rispetto a tutti gli altri. Li aiuta a seguire le lezioni, a svolgere i compiti, ad integrarsi con gli altri alunni sia da un punto di vista emotivo che sociale.
Per svolgere al meglio il suo ruolo, l’insegnante di sostegno ha bisogno di sviluppare delle competenze specifiche che vanno ben oltre la semplice capacità di insegnare e trasmettere nozioni. Queste competenze vengono apprese tramite il TFA, un percorso di studi apposito che prevede delle prove sia pratiche che teoriche da superare.
Tra i requisiti richiesti per diventare insegnante di sostegno vi sono il diploma (magistrale, conseguito entro l’anno 2001/2002 per diventare insegnante di scuola primaria; conseguito presso un ITP se si vuole entrare in una scuola secondaria tramite concorso – requisito valido almeno fino al 31 dicembre 2024) e il conseguimento della specializzazione (TFA, Tirocinio Formativo Attivo, si accede dopo aver superato una selezione composta da un test, una prova scritta/pratica e una prova orale), al fine di partecipare al concorso pubblico.
Chi non possiede questi requisiti, per insegnare in una scuola primaria deve aver conseguito la Laurea a ciclo unico LM-85bis in Scienze della Formazione Primaria. Per entrare in una scuola secondaria di I e II grado, invece, è sufficiente qualsiasi laurea ma al contempo bisogna aver ottenuto l’abilitazione all’insegnamento o aver maturato i CFU che abilitino a ricoprire il ruolo (ne basteranno 24 fino al 31 dicembre 2024, poi diventeranno 60). Anche in questi casi bisogna tuttavia partecipare al concorso pubblico. Nell’attesa, è comunque possibile insegnare come supplente secondo incarichi a tempo determinato, dopo essere entrati in graduatoria. Non manca l’opportunità di ottenere supplenze annuali, rinnovabili di anno in anno.
Il concorso per passare da supplente a insegnante di sostegno di ruolo consiste in una prova scritta (test con domande a risposta multipla che spaziano dal settore metodologico, allo psicologico e psicopedagogico. Non mancano riferimenti anche all’uso delle attuali tecnologie a disposizione) e una prova orale (l’aspirante insegnante dovrà dimostrare di possedere competenze in fatto di progettazione didattica e curricolare, nonché la conoscenza della lingua inglese ad un livello minimo pari al b2). Seguirà una valutazione dei titoli in possesso. Scopri come poter insegnare senza la laurea secondo le nuove disposizioni del 2024.
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