Entra il mese di aprile e c’è subito un’importante scadenza all’orizzonte che ricorda proprio l’INPS: riguarda milioni e milioni di famiglie in Italia
Il mondo si evolve e con esso si evolvono anche le famiglie, le quali si adeguano ai nuovi tempi rispetto alle abitudini e alla staticità del passato per un’emancipazione necessaria. Fino a qualche anno fa, infatti, la prassi patriarcale voleva l’uomo dedito al lavoro e responsabile del reddito in casa e la donna con l’unico obiettivo di prendersi cura della prole e della casa. Fortunatamente le cose sono cambiate e stanno ancora cambiando a favore della dignità dell’ambito femminile, col gentil sesso che finalmente può essere padrone del proprio destino e realizzare i suoi sogni.
Sebbene ci sia ancora un enorme lavoro da fare come dimostrano i pregiudizi e in maniera ancor più tangibile la disparità salariale, la donna si sta man mano affermando nel mondo del lavoro con risultati anche importanti sul fronte manageriale. Questo nuovo assetto porta tuttavia a una riorganizzazione all’interno delle mura domestiche, ma ormai assorbita da tempo nelle nuove giovani famiglie dove lavorano sia lui che lei: lo si fa grazie a strutture come l’asilo nido per esempio, fondamentale per il supporto dei genitori lavoratori, ma anche tramite figure come quella del lavoratore domestico.
Se a casa non c’è nessuno durante la maggior parte del tempo, servirà giocoforza una figura che sostituisca lui o lei in alcune faccende come la pulizia dell’appartamento, del giardino o altre mansioni comprese nel ruolo stesso. Una figura, questa, cresciuta esponenzialmente e sempre più richiesta proprio per i motivi di cui abbiamo detto. Sono così emersi migliaia e migliaia di nuove opportunità lavorative per tante persone che ricercavano una mansione e che l’hanno trovato presso la casa di una coppia impegnata a tempo pieno.
Regolarmente assunti tramite l’INPS, questi lavoratori – spesso rappresentato in realtà da donne data la secolare predisposizione sempre per i motivi di cui dicevamo in apatura – possono contare quindi su un’assunzione, una busta paga e diritti doverosamente riconosciuti con multe non banali per chi opta per il lavoro a nero. E’ proprio a tal proposito che verte un nuovo avviso INPS diramato in queste ore, perché con l’arrivo di aprile si avvicina una data ultima importante per tutte le famiglie che ottengono il supporto di un lavoratore domestico.
Come ricordato dall’istituto nazionale della previdenza sociale, è fissata per il prossimo 10 aprile la scadenza per il versamento della contribuzione per i lavoratori domestici. “E’ possibile stampare e/o modificare gli avvisi di pagamento PagoPA accedendo al servizio online del sito www.inps.it, tramite il percorso: Prestazione e Servizi > Tutti i servizi > Portale dei Pagamenti > Lavoratori Domestici o, in alternativa, rivolgendosi al Contact Center comunicando il codice fiscale e il codice di rapporto di lavoro”, si legge nella circolare. Il pagamento può essere effettuato tramite il portale dei pagamenti nello stesso sito INPS, nell’app INPS, App IO, CBILL ma anche banche o uffici aderenti.
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