INPS, avvisi via sms in arrivo per moltissime famiglie beneficiarie di prestazione. Ma cosa succede di preciso?
Non è la prima volta che vengono segnalati migliaia di messaggi, trasmessi via sms, che annunciano problemi o ritardi nelle prestazioni e misure erogate dall’INPS. In casi come questi, alla sorpresa iniziale, può seguire preoccupazione per un’erogazione attesa o per un documento da comunicare. Ma i dubbi restano.
Infatti non mancano casi di truffe e raggiri che con l’invio di messaggi e comunicazione falsi, traggono in inganno le loro vittime, inducendole a fornire dati personali e riservati. Gli stessi enti pubblici invitano la loro utenza a prestare la massima attenzione alla provenienza e all’attendibilità di messaggi e comunicazioni in arrivo. Quindi un truffa anche in questo caso?
Il messaggio INPS, che sta giungendo in questo periodo a numerosi cittadini, riguarda l’Assegno Unico e Universale (AUU), la prestazione a favore della prole. La comunicazione avvisa agli interessati che è necessario modificare la loro domanda di AUU, perché bloccata.
Nello specifico l’INPS comunica che è necessario autenticarsi con le credenziali personali SPID, CIE e CNS, cliccando successivamente sul link presente nell’avviso, visibile all’interno dell’area personale del cittadino, per procedere allo sblocco. Ma di che cosa si tratta? Il problema deriva dall’IBAN, comunicato al momento della domanda, che deve essere modificato. Solo in questo modo è possibile per l’INPS procedere al pagamento all’avente diritto.
Questa correzione potrebbe comunque portare a dei ritardi nei versamenti dell’AUU, ma è necessaria per sbloccare il servizio. Un IBAN errato o non più attivo causa quindi un rallentamento di tutta la procedura e anche un suo stop. Un esempio di situazioni analoghe è di stretta attualità. Infatti proprio in queste settimane sta avvenendo il passaggio di numerosi correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank, con il relativo cambio di IBAN.
Quanti non hanno comunicato questo passaggio all’INPS, fornendo le nuove coordinate bancarie a posto di quelle disattivate, non potranno ricevere le somme loro spettanti fino alla correzione dei dati posseduti dall’Istituto di previdenza sociale. Non si tratta di una dimenticanza da poco, perché a essere bloccati non sono soltanto i pagamenti dell’Assegno Unico e Universale, ma anche quelli di tutte erogazioni spettanti.
La procedura per la modifica dell’IBAN è semplice e basta seguire le indicazioni fornite dall’INPS, anche in questo caso con previa autenticazione. A questo punto c’è un ultimo suggerimento, per questa operazione è meglio procedere da pc, ove possibile. Il sito dell’Istituto è infatti ottimizzato per l’utilizzo da computer, quindi per scongiurare errori è meglio usare il pc al posto di smartphone e tablet.
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