INPS, domanda e offerta di lavoro passano per l’Intelligenza artificiale. Le nuove frontiere nella lotta alla disoccupazione.
Uno degli obiettivi dell’Assegno di Inclusione (ADI) e del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è senza ombra di dubbio il reinserimento nel mondo del lavoro dei beneficiari del contributo. Infatti ambedue le prestazioni prevedono, oltre all’erogazione di somma mensile, anche delle procedure di riattivazione lavorativa per i beneficiari. Anzi la concessione del contributo è subordinata all’accettazione di un programma di reinserimento sociale e lavorativo
Questa si attua con la partecipazione al corsi di aggiornamento, di avvio professionale e in generale con la ricerca attiva di uno sbocco lavorativo. I nuclei familiari che fanno richiesta dell’Assegno di Inclusione si impegnano, con l’iscrizione al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) dell’INPS e con la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD), a partecipare a tutte le politiche attive al lavoro proposte.
INPS, domanda e offerta di lavoro come avvicinarle
Una delle difficoltà per quanti cercano lavoro, anche mediante le procedure previste dall’Assegno di Inclusione, c’è certamente la difficoltà di accedere in modo efficace all’offerta. La possibilità di incrociare con maggiore efficacia domanda e offerta di lavoro è data dall’uso dell’intelligenza artificiale applicato proprio sulla piattaforma SIISL in via sperimentale per i percettori di Assegno di Inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro.
Grazie all’intelligenza artificiale i dati in possesso dell’INPS possono essere incrociati con maggior efficacia con i profili professionali dei percettori. Si determina così un indice di affinità tra offerte di lavoro presenti nella banca dati del sistema e curricula. Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale calcolano un valore di compatibilità tra offerta di lavoro e curricula. Lo scopo della sperimentazione è di facilitare la ricerca del lavoro con sfruttando al meglio la banca dati.
Insomma un obiettivo importante e un modo per sfruttare tutte le informazioni e i dati a disposizione dell’INPS, almeno nelle intenzioni del ministro del Lavoro Marina Calderone e del direttore generale dell’Istituto di previdenza sociale Vincenzo Caridi. Lo strumento è a disposizione dei cittadini e della Agenzia per il lavoro per facilitare la ricerca.
I prossimi passi previsti sono affinare l’incrocio delle informazioni e migliorare la qualità dei corsi di formazione mediante l’aggiornamento delle mappe delle competenze dei beneficiari delle prestazioni. L’Assegno di Inclusione, secondo i dati dell’INPS relativi a marzo, coinvolge quasi 590mila nuclei familiari, per un numero totale di persone coinvolte pari a oltre un milione e 240mila.
I beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro sono invece, nelle statistiche INPS, più di 60mila. L’obiettivo è aumentare questi numeri, facilitando anche con l’intelligenza artificiale la ricerca del lavoro.