Inps da aprile verranno avviate le richieste per un Isee più basso, scopri da cosa dipende e come funziona.
A partire dal 1 aprile si può effettuare la richiesta all’Inps per abbassare il valore dell’attestazione Isee, questo valore viene utilizzato per definire la situazione economica del proprio nucleo familiare e verificare se si ha diritto ad ottenere diversi bonus, messi a disposizione dal governo.
Il dato è preso in considerazione anche per alcuni sgravi fiscali e altre agevolazioni. In seguito alle modifiche, attualmente è possibile fare richiesta dell’Isee corrente anche per alcune variazioni della situazione patrimoniale avvenute tra il 2022 e il 2023. Tuttavia è bene ricordare che l’Isee corrente può essere richiesto soltanto in caso di variazioni negative, dunque è naturale che la nuova attestazione sarà più bassa rispetto a quella ordinaria.
Richieste per l’Isee, cosa comporta e come funziona
Il fatto che la nuova attestazione sia più bassa, implica una serie di vantaggi, infatti sarà possibile utilizzare il dato per aumentare l’importo dell’assegno unico, ma anche per soddisfare i requisiti per ottenere l’assegno di inclusione, questi sono solo alcuni esempi degli aspetti positivi. Per analizzare la propria situazione Isee, viene preso in considerazione l’anno precedente all’invio dello stesso.
Aggiornare il proprio reddito e il patrimonio indicato nella dichiarazione sostitutiva unica, è possibile solo in determinati casi. Per farlo ad esempio dovrà essere avvenuta una variazione riguardo la situazione lavorativa dunque un’interruzione dei trattamenti previdenziali. Un’altra ipotesi è quella della situazione reddituale complessiva che dovrebbe essere superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’Isee. Infine è presa in considerazione anche la situazione patrimoniale complessiva del nucleo, superiore in questo caso al 20% rispetto alla situazione reddituale riportata nell’Isee.
Isee corrente, come effettuare la richiesta
Le tempistiche per effettuare la richiesta dell’Isee corrente variano a seconda dei motivi della variazione, dal 1 gennaio al 31 marzo infatti si può aggiornare solo il reddito. Dal 1 aprile invece sarà possibile aggiornare i patrimoni o contestualmente i patrimoni e i redditi. Ci sono due diverse soluzioni per il rilascio dell’Isee corrente, può essere infatti scaricato attraverso il servizio Inps disponibile nell’area personale, dopo aver effettuato l’accesso con le proprie credenziali. Inoltre sarà possibile ottenerlo rivolgendosi al padronato o al Caf.
In entrambi i casi bisognerà essere in possesso di documenti specifici a seconda del caso. Se l’Isee viene richiesto per la propria condizione lavorativa, i documenti necessari sono quelli che comprovano il licenziamento, l’interruzione del rapporto di lavoro o la chiusura della partita Iva. Per la variazione reddituale, sarà sufficiente la certificazione unica o la dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda il patrimonio invece, bisognerà dimostrare la variazione del patrimonio immobiliare attraverso ad esempio un atto di donazione o di vendita.