Nuova comunicazione Inps per ADI, chi riguarda e cosa ha dichiarato l’ente per chi necessita del supporto, tutte le novità a riguardo.
Per ADI si intende l’assistenza domiciliare integrata, si tratta di un sistema gratuito destinato alle persone che si trovano in una situazione di fragilità. Consiste in un supporto che mette a disposizione una serie di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, in collaborazione con i servizi socio assistenziali. Rientrano servizi di igiene personale, cura della persona e assistenza ai pasti. Per accedere al servizio non sono richiesti requisiti di età o di reddito. ADI viene erogato in formula gratuita e i professionisti si recano dal paziente a domicilio.
ADI, in cosa consiste e cosa è possibile richiedere
L’assistenza domiciliare integrata è gratuita, a riconoscere il servizio al soggetto che ne ha bisogno è l’Asl che si mette a disposizione per fornire interventi e servizi sanitari a domicilio, svolti da professionisti del settore. Ad essere coinvolti sono medici, fisioterapisti, psicologi, farmacisti, infermieri e operatori socio sanitari. L’obiettivo è quello di agevolare il paziente e di fornire i servizi di cui necessita, per migliorare la sua qualità della vita. Il sistema nasce per permettere al soggetto malato di stare nella propria abitazione anziché in ospedale.
È possibile ricevere assistenza 5 giorni su 7, per un periodo di un anno, a poterne beneficiare sono spesso sono gli anziani non autosufficienti e che dunque farebbero difficoltà a recarsi autonomamente presso un ambulatorio medico o altre strutture. Nei casi più gravi tuttavia è possibile ricevere assistenza domiciliare anche 6 giorni su 7 o 7 giorni su 7. A poter avere assistenza 6 giorni su 7, fino ad un anno sono i pazienti che non possono recarsi allo studio medico in quanto non autosufficienti.
L’assistenza integrata ad alta intensità, dunque 7 giorni su 7, può durare al massimo 6 mesi, tuttavia è possibile prolungarla. Questa prestazione si rivolge ai pazienti in particolari condizioni come ad esempio invalidi e malati terminali. In questi casi anche il medico si reca più volte a casa del paziente nell’arco di una settimana.
ADI, come richiederlo, la comunicazione dell’Inps
Per ottenere assistenza domiciliare integrata, devono essere rispettati alcuni requisiti tra cui il paziente non deve essere autosufficiente o deve esserlo solo in parte, si rivolge a soggetti che non possono deambulare o che devono essere accompagnati. Fanno parte di questa categoria malati che hanno bisogno quotidiano di aiuto per svolgere le funzioni di base, è inoltre importante che il soggetto viva in una casa adatta ad un intervento domiciliare.
A richiedere l’assistenza, potrà essere il medico di base, e il medico ospedaliero, il paziente stesso, i suoi familiari, gli assistenti sociali o il distretto sanitario del Comune. La domanda dovrà essere presentata al distretto che si occuperà di avviare l’iter, e valuterà la situazione del paziente, se lo riterrà necessario predisporrà il piano di assistenza. L’Inps ha da poco inoltre messo a disposizione un portale attraverso il quale sarà possibile validare le dichiarazioni presenti nella domanda.
Il richiedente potrà riportare in un modulo le proprie condizioni di svantaggio, presentando anche certificati e cartelle cliniche. Sarà la stessa struttura che ha avuto in cura il paziente a rilasciare la certificazione, a questo punto l’Inps si occuperà di far iniziare il trattamento.