Sul portale web dell’INPS è stato diffuso un comunicato rivolto ai richiedenti di Assegno di Inclusione: ecco cosa è stato diffuso.
Novità per quanti hanno richiesto l’Assegno di Inclusione o ADI. Sul portale web dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) in data 14 febbraio è stato pubblicato un nuovo avviso indirizzato ai richiedenti dell’ADI. Con il messaggio n. 684 l’INPS informa gli utenti che hanno presentato domanda di Assegno di Inclusione entro il 31 gennaio che, all’interno della procedura ADI, è stata aggiunta una funzione che permette di vedere se la propria richiesta è stata accolta, respinta, in evidenza o sospesa.
L’Assegno di Inclusione consiste in un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, composto da due parti: un’integrazione del reddito familiare fino a una soglia (quota A) e un sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato (quota B).
Come si legge sul portale dell’Inps, l’Assegno di Inclusione (ADI) è una «misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli. Si attua attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro».
Il messaggio pubblicato sul sito dell’INPS in data 14 febbraio 2024 informa tutti i richiedenti dell’Assegno di Inclusione della nuova funzione inserita nella procedura ADI. Dalla scorsa settimana quanti hanno presentato la domanda per il sostegno economico entro il 31 gennaio hanno la possibilità di avere informazioni sullo stato della richiesta. La domanda o è nello stato di accolta, o respinta o in evidenza o sospesa per la necessità di un supplemento istruttorio.
Se la domanda risulta “in evidenza” per ISEE con difformità, il richiedente riceve una comunicazione. In questo caso avrà sessanta giorni per integrare la documentazione, colmare le omissioni o ripresentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (o DSU). Le domande sospese sono quelle con un’incongruenza tra DSU e stato di famiglia, risultante dagli archivi a disposizione dell’Istituto. Sospese sono anche le domande per le quali è stata dichiarata una situazione di svantaggio. In questi casi sono necessari ulteriori verifiche.
Molte sono poi le domande di Assegno di Inclusione respinte. Per queste è possibile presentare istanza di riesame, entro trenta giorni dalla comunicazione del provvedimento, o ricorso giudiziario.
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