Indice di fiducia, cosa emerge dalle rilevazioni effettuate dall’ISTAT. I segnali dell’indicatore del clima economico.
Un importante strumento per la valutazione del clima economico di una determinata area o paese è l’indice di fiducia. Si tratta infatti di un indicatore statistico che misura il livello di ottimismo o pessimismo di un certo gruppo di persone (consumatori, imprese, investitori) rispetto alle condizioni economiche del momento o di uno specifico ambito economico. In Italia l’indice di fiducia dei consumatori è calcolato dall’ISTAT.
In genere viene calcolato attraverso sondaggi mensili che pongono domande su diversi aspetti, come le aspettative future sull’economia o sul settore di riferimento, oppure la valutazione della situazione contingente  rispetto al passato. Altro quesito importante riguarda le intenzioni di spesa o di investimento. L’ISTAT aggrega le risposte e le trasforma in un indice numerico che va da un minimo a un massimo. Questi indici sono importanti per verificare l’andamento dell’economia e l’efficacia delle politiche economiche.
I risultati del sondaggio ISTAT sull’indice di fiducia
Esistono vari tipi di indici di fiducia dei consumatori, delle imprese, degli investitori. Proprio in queste ore l’ISTAT ha comunicato, come indicato anche dall’ANSA, l’indice di fiducia di consumatori e imprese per il mese di febbraio. I risultati mostrano un incremento della fiducia dei consumatori, mentre si registra un calo dell’indicatore delle imprese.
Per i consumatori la crescita è dal 94,6 a 97, mentre per le imprese il calo è da 97,9 a 95,8. Per queste ultime il trend resta sostanzialmente quello registrato negli ultimi mesi. La diminuzione è dovuto a un peggioramento nella fiducia diffusa in tutti i settori economici. Per i consumatori invece l’indice conferma una tendenza alla crescita iniziata a novembre del 2023.
I settori economici con maggior sfiducia sono le costruzioni (107,0 a 104,4) e il commercio al dettaglio (106,3 a 100,6) con cali consistenti della fiducia delle imprese. Invece i comparti della manifattura (88,1 a 87,3) e quello dei servizi (102,5 a 100,2) registrano diminuzioni più leggere. In particolare nelle costruzioni, tutte le variabili interne del comparto sono negative con una sfiducia generalizzata. Per la manifattura sono in calo le valutazioni sugli ordini, sulle attese di produzione e sul saldo delle scorte di magazzino.
Per quanto riguarda il commercio, il settore della grande distribuzione registra una diminuzione molto marcata (da 107,2 a 98,6). Mentre è in controtendenza è la distribuzione tradizionale (da 105,9 a 109,6). Un aumento dell’indice di fiducia dei consumatori si nota a febbraio anche a livello europeo con le stime della Commissione europea. La crescita è di 0,4 punti percentuali nell’Unione e dello 0,6 nella zona euro.
Invece è in calo nello stesso mese l‘indice del clima economico sia nell’Unione europea che nella zona euro. Per quanto riguarda l’indice delle aspettative occupazionali è rimasto stabile, con un leggero rialzo nella zona dell’euro.