C’è la possibilità che il pignoramento della cosa possa essere annullato e cancellato: ecco quando ciò può avvenire ed in quali casi.
Davanti a situazioni difficili di natura economica non è mai facile per le persone riuscire a mantenere la serenità e la lucidità. In ambito economico il Paese è in profonda crisi e sembra destinato ad inabissarsi sempre di più. Gli stipendi, infatti, sono in costante calo, unico Stato nella Comunità europea con questa situazione, mentre i costi aumentano senza soluzione di continuità. Insostenibili, in tal senso, l’inflazione, l’aumento dei costi dei carburanti e quello delle materie prime. Fattori che, messi insieme, mettono nelle condizioni tantissima famiglie di non poter più reggere botta. Ed in casi analoghi si può arrivare facilmente ad avere dei debiti.
In alcune situazioni a limite, le autorità possono provvedere anche a prendere una decisione dura e spaventosa, vale a dire quella di pignorare casa. Si tratta di un qualcosa che fa spavento anche solo nominarlo e che ovviamente pone praticamente sul lastrico, metaforicamente parlando, la persona o la famiglia coinvolta in questo provvedimento. La notizia che può far tirare un sospiro di sollievo è rappresentata dal fatto che da questa morsa, per così dire, è possibile uscire a determinate condizioni. Andiamo a vedere quali sono le opzioni che hanno i cittadini da questo punto di vista.
La prima cosa da dire è che le soluzioni che hai a tua disposizione sono diverse ma hanno tutte, come dire, delle criticità e delle difficoltà da tenere in considerazione. La prima soluzione, ovviamente, come è normale che sia, è rappresentata dal semplice pagamento del debito. Il debitore paga il creditore in una unica soluzione e quest’ultimo procede con la rinuncia a procedere. L’ultima parola, poi, in questo caso, spetta al giudice, che deve cancellare il pignoramento in questione.
La seconda soluzione è rappresentata dall’accordo tra il creditore ed il debitore. Le parti concordano o il pagamento parziale della cifra o una soluzione a rate ed a questo punto il creditore dovrà depositare la propria rinuncia in Cancelleria. In questo caso, ovviamente, bisogna tenere in considerazione il fatto che la soluzione da trovare vada bene per entrambi. Per quel che riguarda, invece, il pignoramento di un conto corrente, c’è un limite al di sotto del quale non si può andare.
La terza ed ultima opzione a disposizione è rappresentata dall’opposizione al pignoramento. Il debitore presenta la propria posizione puntando sull’irregolarità del provvedimento. Nel caso in cui il Giudice dovesse dar ragione al debitore, allora il pignoramento verrebbe sospeso o in alcuni casi cancellato.
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