Scopriamo come andare in pensione con 5, 10 o 15 anni di versamenti contributivi. Tutte le opzioni disponibili.
In base all’attuale riforma pensionistica, in Italia, è possibile andare in pensione al raggiungimento del sessantasettesimo anno di età e dopo aver versato almeno 20 anni di contributi.
Tuttavia, la legge italiana prevede anche delle opportunità di pensionamento anticipato che consentono ai lavoratori di ritirarsi dopo aver versato pochi anni di contributi. Per accedere a queste occasioni è necessario rispettare specifiche condizioni. Scopriamo come fare ad andare in pensione con 5, 10 oppure 15 anni di versamenti contributivi.
Andare in pensione con 5, 10 o 15 anni di versamenti contributivi
In Italia è possibile andare in pensione con pochi anni di versamenti contributivi, bypassando la legge Fornero. Si tratta di un’opportunità riconosciuta a determinate categorie di lavoratori che rispondono a requisiti reddituali e sanitari ben precisi.
Attualmente è possibile andare in pensione di vecchiaia con soli cinque anni di versamenti contributivi per coloro che sono iscritti alla gestione INPS e hanno iniziato a lavorare dal 1996 in avanti. Tuttavia il requisito anagrafico è più alto rispetto alla legge Fornero infatti per poter accedere a quest’opportunità di pensionamento con così pochi anni di contribuzione effettiva, occorre attendere il 71esimo anno di età .
Con cinque anni di contributi è possibile accedere anche all’assegno ordinario di invalidità indirizzato in favore dei lavoratori che hanno perso in maniera permanente due terzi della loro capacità lavorativa. È inoltre necessario essere assicurati presso l’INPS da almeno cinque anni e avere un’anzianità contributiva di 260 settimane.
Per i non vedenti invece è possibile andare in pensione con 10 anni di contributi versati dopo l’insorgere della cecità . Così facendo il lavoratore può accedere alla pensione di vecchiaia a 51 anni per le donne o a 56 anni per gli uomini.
Anche i professionisti possono andare in pensione dopo aver versato solo dieci anni di contributi. In questo caso Dunque è necessario che il lavoratore sia iscritto alle casse professionali come CNPADC, la cassa forense, l’EPAP e la cassa degli psicologi.
Il lavoratore che ha raggiunto 67 anni di età può andare in pensione anche se ha versato solo 15 anni di contributi per effetto delle cosiddette deroghe Amato.
In questo caso è necessario che i 15 anni di contributi siano stati perfezionati entro il 31 dicembre 1992 o che sono stati autorizzati al versamento dei contributi volontari entro la suddetta data.