IMU non pagato, cosa succede? Quali sono le conseguenze? Rischio che il Comune possa pignorare i miei soldi? Scopriamo insieme cosa accade in questi casi.
E’ tra le imposte maggiormente chiacchierate e che suscita spesso del malcontento. Non che le altre siano piacevoli ma l’IMU forse le batte tutte, il motivo è uno solo: l’IMU è quell’imposta – comunale per l’appunto – che va pagata nelle scadenze previste per Legge, sono fondamentalmente due.
Gli onerati sono le persone che hanno un immobile di proprietà. Non si parla della prima casa ma se una persona ha altri immobili chiaramente deve versare l’IMU. Stesso discorso se trattasi di casa in campagna o al mare, insomma un immobile destinato ai momenti di relax. Per questo motivo è opportuno fare le dovute considerazioni sulle eventuali conseguenze.
Cosa succede se l’Imu non viene pagata? Quali sono le conseguenze che possono esserci? Se il contribuente non versa l’IMU dovuta, il Comune può pignorare il conto corrente? Occorre fare chiarezza. Il Fisco può pignorare il conto corrente senza che vi sia un importo minimo, a differenza per il pignoramento della casa che è possibile solo se al di sopra dei 120.000 euro il debito. Questa procedura però è subordinata alla notifica di un titolo che può essere un accertamento immediatamente esecutivo emesso dall’Agenzia delle Entrate, dall’INPS, tramite cartella esattoriale o un’ingiunzione fiscale.
Come si può capire se il conto corrente è stato pignorato? L’esattore invia una raccomandata alla banca ed al contribuente con cui comunica il blocco del conto ed invita al pagamento entro 60 giorni, se questo pagamento non avviene, il Fisco procede col blocco. Se il conto corrente tuttavia serve per l’accredito dello stipendio o della pensione, ci sono dei limiti. Le somme accreditate mensilmente saranno pignorate nella misura di un decimo se non supera i 2.500, ai limiti di un settimo se non supera i 5.000 euro. Un quinto se maggiore a 5.000 euro.
Fatta questa premessa, il Comune può pignorare il conto se non si paga l’IMU? Il comune nel caso di accertamenti divenuti definitivi possono procedere alla riscossione coattiva e quindi anche al pignoramento del conto corrente senza l’intervento del Giudice. Il Comune può sapere la banca dove il contribuente versa i soldi e può quindi procedere al relativo pignoramento, nei limiti visti con riferimento al Fisco in generale.
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