L’Imu va pagata se la seconda casa è disabitata? Scopriamo nel dettaglio cosa prevede la normativa per gli immobili inutilizzati e degradati.
Coloro che possiedono una seconda casa, oppure una prima casa appartenente alla categoria di lusso, sono tenuti a pagare l’Imu, l’imposta municipale introdotta all’epoca del Governo Monti, nell’ambito della Manovra Salva-Italia. Attivo dal 2011, si tratta di un tributo pagato a livello comunale riguardante il possesso di beni immobiliari.
In merito all’Imu spuntano novità importanti per questo 2024 riguardanti il conguaglio dell’imposta. Lo scorso anno l’acconto è stato fissato entro 16 giugno 2023 e il saldo il 18 dicembre: in queste prime settimane del nuovo anno, è stata fissata la data del conguaglio che dovrà essere eseguito entro il prossimo 29 febbraio (scopri qui come ottenere un doppio sconto sul pagamento dell’Imu).
Per quanto riguarda le scadenze del 2024, bisogna poi sottolineare come siano previste le date del 17 giugno per l’acconto e del 16 dicembre per il saldo. I proprietari di immobili della categoria di lusso e quelli di seconde case devono quindi tenere ben a mente queste date.
Ma cosa devono fare, invece, coloro che possiedono una seconda casa disabitata? Sono comunque tenuti a pagare l’Imu?
Nel caso si possieda una seconda casa ma questa sia disabitata e inagibile, l’Imu è differente. Il Decreto Legislativo n. 201 del 2011, all’articolo 13, fissa per questa tipologia di immobili una base imponibile dell’Imu ridotta al 50%.
Questo vale per i fabbricati inagibili, inabitabili, non utilizzati e disabitati: in questi casi, quindi, l’Imu si paga a metà.
Diverso è se la casa è disabitata, ma risulta essere agibile, situazione in cui invece si è tenuto al pagamento totalmente dell’imposta (scopri qui cosa accade nel caso di Imu non pagata).
Per poter pagare l’Imu a metà, nel caso di un immobile disabitato e inagibile è necessario presentare un’autocertificazione redatta direttamente dal proprietario, che attesti le condizioni dell’immobile e l’impossibilità di abitarvi al suo interno. In alternativa, si può mettere in campo una verifica da parte di un perito.
Un immobile è considerato non agibile se appare con un effettivo degrado o se presenta strutture e impianti non funzionanti, per via dell’assenza delle regolari operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Se per l’Imu l’importo è dimezzato solo se l’immobile è disabitato e inagibile, diverso è nel caso della Tari: questa non è dovuta se si dimostra il non utilizzo dell’immobile. Una casa è considerata disabitata se non è arredata e se non dispone di luce, gas e acqua.
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