IMU 2024, a chi spettano le esenzioni dal pagamento. Le informazioni da conoscere per non versare l’imposta.
L’Imposta municipale propria (IMU) è una tassazione che si paga su immobili, aree fabbricabili, terreni agricoli e che proprio nelle prossime settimane dovrà essere versata, nella sua prima rata. Ad essere esonerate sono le prime case, purché non rientranti nelle categorie catastali delle abitazioni di lusso (A/1, A/8 e A/9).
Le abitazioni principali sono quelle dove si ha residenza anagrafica e si dimora abitualmente. Sono dettagli importanti, perché altrimenti si può incorrere in sanzioni e multe salte. Ma questa non l’unica informazione che è importante conoscere riguardo l’IMU. Infatti si deve sapere che esistono sconti e riduzioni sulla tassazione che applicano in determinati casi. Così come vi sono esenzioni in un particolare condizione.
IMU 2024, quando la tassazione non è dovuta
I proprietari di immobili occupati abusivamente devono sapere che non sono tenuti a versare l’IMU come di solito. Infatti una sentenza della Cassazione ha modificato le cose. Tuttavia è necessario che l’occupazione dell’immobile sia denunciata alle forze dell’ordine, con una denuncia per il reato di “violazione di domicilio”, oppure di “invasione di terreni ed edifici”.
L’esenzione è applicata agli immobili ad uso abitativo, ma estende gli effetti anche ad altri immobili con destinazioni d’uso diverse. Fondamentale, anche in questo caso, che l’occupazione abusiva sia denunciata all’autorità giudiziaria o che sia in corso un’azione legale. Il principio della sentenza è che non si può essere obbligati a pagare l’IMU su un bene del quale non è possibile l’utilizzo.
Con la Legge di Bilancio 2023 chi ha presentato una denuncia per l’occupazione abusiva di un bene immobile non è più tenuto al versamento dell’IMU. È possibile anche ottenere il rimborso per i pagamenti effettati nel 2021 e nel 2022, in caso di occupazione abusiva denunciata. Attualmente le occupazioni abusive sono stimate in circa 48mila con un gettito annuale di IMU per l’edilizia residenziale pubblica di circa 26 milioni di euro e per quella privata di 13 milioni.
Oltre alle esenzioni, sono possibili anche delle riduzioni consistenti per l’IMU. La prima riguarda quanti locano i propri immobili a canone concordato con un taglio del 25 per cento sull’imposta dovuta. Questo per favorire anche locazioni più stabili e convenienti. Altra riduzione importante da conoscere è quella per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito a parenti entro il primo grado (genitori e figli).
Il comodatario (cioè colui che riceve il bene) deve risiedere nell’immobile utilizzandolo come abitazione principale. La riduzione per il comodato d’uso a parenti prossimi è del 50 per cento, che il proprietario non paga. Benefici simili sono previsti per gli edifici di valore storico o artistico, così come per quelli che risultano inagibili o inabitabili e non utilizzati.
Infine altra esenzione quella pensata per gli edifici destinati al culto e le loro pertinenze, secondo le disposizioni della Costituzione italiana, oltre a quelli di proprietà del Vaticano e di Stati esteri.