Imprese agricole: ecco chi riceverà un grande incentivo, scopri come è possibile ottenere un contributo a fondo perduto.
Siamo in un periodo storico in cui c’è un occhio di riguardo per l’ambiente, un obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento e l’impatto che ne deriva sia dal punto di vista ambientale che salutare. Proprio per queste ragioni esistono numerosi bonus che incentivano all’acquisto ad esempio di mezzi a zero o basse emissioni. Diversi contributi sono mirati anche a chi decide di effettuare dei lavori. È il caso delle imprese agricole che decideranno di installare un fotovoltaico in questo caso, sarà possibile infatti ottenere un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese sostenute dunque un’occasione da non perdere.
Contributo a fondo perduto, tutti i dettagli
A disposizione delle imprese agricole, sono stati messi dei contributi a fondo perduto, questa misura è mirata ad incentivare l’applicazione di pannelli fotovoltaici, per la produzione di energia oltre a poter ottenere il rimborso di parte delle spese sostenute per l’installazione del fotovoltaico. Sarà anche possibile ottenere contributi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e ciò è possibile grazie al progetto agrisolare 2024 gestito dal GSE. A poter ottenere il contributo saranno gli imprenditori agricoli agroindustriali, le cooperative agricole, i consorzi e diverse società.
Imprese agricole, come funziona il contributo
Il contributo a fondo perduto per le imprese agricole 2024, può essere richiesto per realizzare impianti fotovoltaici di nuova generazione con una potenza di picco non inferiore ai 6 kWp e non superiore a 1000 kWp. Tali pannelli saranno installati sui tetti dei fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale. A poter essere ammesse sono le spese riguardo l’acquisto e la posa di moduli fotovoltaici e spese relative ai sistemi di accumulo, alla connessione alla rete, la fornitura è la messa in opera di materiali necessari alla realizzazione degli interventi.
Come precedentemente anticipato, sono comprese anche le spese relative ai costi di recupero e smaltimento dell’amianto, tale contributo potrà essere ottenuto anche per chi rimuove l’amianto su una zona del tetto che non sarà destinata ad accogliere il fotovoltaico, i pannelli potranno anche essere applicati su un’altra parte del fabbricato. I lavori dovranno essere terminati entro 18 mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari dei contributi. Bisognerà inoltre allegare diversi documenti tra cui la descrizione del sito e dei lavori, la stima preliminare dei costi, il cronoprogramma delle diverse attività tecnico amministrative, la descrizione dei lavori la visura del catasto fabbricati e un dossier fotografico.