Ti è arrivato un bonifico ed il tuo conto in banca è salito alle stelle? Ecco che cosa rischi e cosa bisogna fare per evitare degli enormi rischi.
Può capitare, per qualunque motivo anche legato semplicemente alla sorte (inteso nel senso più neutro che ci sia del termine) che il tuo conto in banca possa, per così dire, schizzare alle stelle senza motivo. Ed anche senza nessun preavviso. La prima ipotesi da valutare è che possa essere arrivato, magari, un bonifico indirizzato a te in maniera non voluta. Attenzione, però, dal momento che i rischi che si corrono in queste situazioni sono tanti e tutti di diversa natura.
Potrebbe, infatti, anche essere una truffa. Cosa sempre più frequente di questi tempi. Alcune persone, infatti, commettono volontariamente un errore nella compilazione del bonifico. Contattano poi in maniera istantanea la persona alla quale è stato indirizzato e chiedono una restituzione immediata. Ci sono alcuni campanelli d’allarme per individuare questa frode. Spesso, infatti, la richiesta di rimborso avviene via mail o via SMS e su un conto corrente diverso da quello da cui è arrivato questo importo. Se si ha il sospetto che stia avvenendo una truffa, è fondamentale che si segnali in maniera istantanea la cosa alla Polizia ed alle autorità competenti.
Se si riceve un bonifico effettivamente per errore, non è di certo colpa del ricevente. Ma, ovviamente, quest’ultimo non può ignorare il fatto che sia arrivato a lui questa cifra di denaro senza nessun “merito”, né tanto meno può trattenere questo importo. A prescindere da un discorso etico, è vietato farlo per legge. Si può, infatti, andare incontro, con questo atteggiamento, ad un processo penale con l’accusa di appropriazione indebita.
A legiferare da questo punto di vista, infatti, è l’articolo 646 del codice penale. Non si può, infatti, appropriarsi di denaro ottenuto per qualunque motivo per ottenere un vantaggio economico ritenuto ingiusto. Dal momento che, detto così può non essere per tutti chiarissimo, la Corte di Cassazione ha provveduto a fare chiarezza. Ha giudicato, infatti, che trattenere una cifra ricevuta per errore è considerato reato.
Questo tema è diventato ancora più attuale dopo le notizie relative a conti bloccati per un mese a causa di una parola.
Chi trattiene una cifra ricevuta per errore commette, come detto, il reato di appropriazione indebita. Si rischiano, in tal senso, dai 2 ai 5 anni di reclusione ed una multa compresa tra i 1.000 ed i 3.000 euro.
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