Sono in affitto ma rischio di dover abbandonare l’immobile nonostante il mio comportamento corretto: succede perché il proprietario ha scelto di metterlo in vendita. Ma se volessi acquistarlo io?
Il proprietario di casa ha scelto di mettere in vendita l’immobile dove vivo. Questo significa che il mio contratto di locazione non verrà rinnovato alla sua scadenza e io sarò costretto ad andarmene, pur avendo sempre pagato regolarmente l’importo stabilito ed aver mantenuto la giusta condotta. Cosa posso fare per evitarlo?
Vediamo in che modo la legge viene incontro agli inquilini che si trovano costretti ad abbandonare casa davanti alla decisione del proprietario di vendere l’appartamento. Esistono delle condizioni che possono favorirli?
La legge riconosce al conduttore dell’immobile quello chiamato come diritto di prelazione. Significa che l’inquilino ha il diritto di prevalere su altri eventuali acquirenti nel caso in cui esternasse il suo interesse a voler acquistare l’appartamento dove abita. Tuttavia, affinché questo diritto permanga, è necessario che vengano rispettate alcune condizioni.
Prima di tutto, la messa in vendita dell’immobile deve avvenire prima della scadenza del contratto d’affitto, quindi dopo i primi 3 anni in caso di contratto a canone concordato o dopo i primi 4 anni per il contratto a canone libero. Se la vendita avviene successivamente, l’inquilino perde il diritto di prelazione, pur conservando quello a restare in casa con le stesse condizioni contrattuali fino a disdetta del contratto, avanzata eventualmente dal nuovo proprietario.
Per mantenere la sua priorità, il conduttore non dovrà essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo oltre quello nel quale abita con contratto di locazione. In più, l’offerta di acquisto non dovrà essere inferiore a quella presentata da altri acquirenti. Il diritto di prelazione permane se il conduttore rispetta il prezzo, le modalità, tempi e condizioni di pagamento imposti dal proprietario.
Ancora, l’inquilino perde il diritto ad avere la priorità sull’acquisto di casa qualora il proprietario la intestasse a coniuge o parenti, o qualora ci fosse un coerede che invece intende vendere la sua parte compresa di locazione immobiliare. Il diritto di prelazione viene meno anche se il proprietario decide di non vendere casa bensì di donarla. In questo caso, il contratto di locazione dell’individuo proseguirà con il nuovo intestatario dell’immobile, senza che esso abbia possibilità di rivendicare diritto a diventarne proprietario.
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