Il Fisco controlla i “furbetti” del Bonus Mobili: ecco chi rischia e perché

Bonus mobili: attenzione ai controlli del Fisco che stanno mettendo nei guai tante famiglie.

Il bonus mobili e grandi elettrodomestici, noto per la sua detrazione dell’IRPEF al 50%, è strettamente legato al bonus ristrutturazione. Queste due agevolazioni fiscali, entrambe con una percentuale del 50%, sono interconnesse. Inoltre il bonus mobili può essere fruito solo se vengono effettuati lavori di ristrutturazione sulla casa, godendo così della detrazione relativa.

controlli del Fisco per il bonus mobili
Per usufruire del bonus mobili si devono rispettare diverse condizioni – Codiciateco.it

Tuttavia, recenti disposizioni e ordinanze della Corte di Cassazione hanno portato alla luce alcuni dettagli fondamentali che coloro che intendono usufruire di tali benefici fiscali dovrebbero tenere in considerazione. Innanzitutto, il bonus mobili non avrà vita lunga se il legislatore non interverrà con una proroga. Attualmente, è valido per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, così come il bonus ristrutturazione al 50%. La proroga per il secondo continuerà anche negli anni successivi, ma con una percentuale di detrazione ridotta al 36%.

A cosa prestare attenzione

Un punto cruciale da considerare è la data di inizio dei lavori di ristrutturazione. Ad esempio, per il bonus mobili riferito alle spese sostenute nel 2022, i lavori sulla casa devono iniziare non prima del 1° gennaio 2021. Questo vincolo temporale si applica analogamente per gli anni successivi. La data di inizio lavori è quella indicata nel titolo abilitativo che autorizza gli interventi edilizi, e per i lavori in edilizia libera, una dichiarazione sostitutiva è sufficiente.

il Fisco effettua controlli sull'uso del bonus mobili
Bisogna prestare attenzione a rispettare i requisiti per usufruire del bonus mobili – Codiciateco.it

Un altro aspetto di rilevanza è relativo alla destinazione dell’arredamento acquistato. L’Agenzia Entrate ha già specificato che, ai fini del bonus mobili, i beni devono arredare la casa oggetto dei lavori di ristrutturazione. Ciò significa che non si può usufruire del bonus se, ad esempio, i mobili destinati alla camera da letto vanno ad arredare una casa diversa da quella soggetta a ristrutturazione.

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha confermato questo principio, sottolineando che il contribuente deve dimostrare che tutti i presupposti per ottenere la detrazione fiscale sono soddisfatti. In assenza di questa prova, durante i controlli dell’Amministrazione Finanziaria, si rischia la decadenza dal beneficio con conseguente recupero da parte del fisco.

È importante notare che, secondo la Circolare Agenzia Entrate n. 17/E del 2023, i beni possono essere destinati anche a arredare un ambiente diverso nella stessa casa oggetto di ristrutturazione. Ad esempio, se si ristruttura il bagno e si acquista la camera da letto, il bonus mobili è valido purché la camera da letto arredi la stessa casa in cui è stato effettuato il lavoro di ristrutturazione.

In sintesi, per ottenere il bonus mobili del 50%, è fondamentale effettuare lavori di ristrutturazione sulla casa. Inoltre, i mobili devono essere destinati all’arredamento della stessa casa soggetta a ristrutturazione. Tuttavia, è consentito destinare i beni a un ambiente diverso della stessa casa ristrutturata.

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