Il Fisco ha deciso di attivare dei nuovi controlli su alcune Partite IVA. Adesso ci saranno dei nuovi controlli: a quanto ammonteranno.Ā
Sono sempre tanti i controlli dell’Agenzia delle Entrate sulle Partite IVA, per far sƬ che chi ne ha aperta una paghi correttamente le imposte. Ora perĆ² sono previsti dei cambiamenti a partire dal prossimo anno, con le verifiche che diventeranno piĆ¹ aspre per diversi cittadini: cosa succede.
Ogni anno il Fisco effettua nuovi controlli sulle Partite IVA, tutti finalizzati a garantire la corretta applicazione delle normative fiscali ed a prevenire l’evasione e le frodi. Questi solitamente hanno l’obiettivo di verificare che le attivitĆ economiche siano svolte in conformitĆ alle normative fiscali vigenti. All’interno di queste operazioni si punta ad accertare il corretto adempimento degli obblighi dichiarativi e soprattutto il rispetto delle aliquote fiscali.
Inoltre per lo Stato ĆØ importantissimo anche prevenire l’evasione fiscale. Per questo motivo bisogna verificare che le entrate siano correttamente dichiarate e che le imposte siano pagate in base ai redditi che sono stati effettivamente generati. In tal senso resta importante mantenere anche lāequitĆ fiscale. Adesso perĆ² il Fisco ha deciso di inasprire alcuni controlli legati a delle determinate Partite IVA. Tutto ciĆ² accadrĆ a partire dal prossimo anno.
Fisco, attivati i nuovi controlli: chi finisce nel mirino dell’autoritĆ
La Legge di Bilancio 2024 porta con sĆ© significative novitĆ in materia di IVA, con un focus particolare sulle frodi nel commercio auto. L’inasprimento delle misure di contrasto alle false partite IVA ĆØ stato introdotto nel corso dell’anno precedente con la manovra fiscale, modificando l’articolo 35 del Dpr n. 633/1972 mediante l’aggiunta del comma 15-bis 1 e del comma 15-bis 2.
Con questo nuovo provvedimento la legge ha stabilito che l’onere della garanzia per la riapertura della posizione IVA si applica anche in seguito alla notifica del provvedimento nei confronti dei contribuenti che, nei dodici mesi precedenti, abbiano volontariamente chiuso la loro posizione presentando la dichiarazione di cessazione dell’attivitĆ . In questi casi ĆØ prevista l’applicazione di una sanzione da 3mila euro. Un altro importante punto riguarda l’accesso alla compensazione orizzontale dei crediti per i destinatari del provvedimento di chiusura d’ufficio.
Questa posizione si andrĆ ad applicare a tutti coloro che hanno chiuso la posizione IVA in modo volontario nei dodici mesi precedenti, analogamente a quanto giĆ previsto per i contribuenti cessati d’ufficio ai sensi del comma 15-bis dell’articolo 35. L’obiettivo delle nuove misure ĆØ quello di intensificare il controllo e la prevenzione delle frodi fiscali nel settore del commercio auto.
La sanzione monetaria e l’impossibilitĆ di accedere alla compensazione orizzontale dei crediti rappresentano quindi strumenti dissuasivi volti a scoraggiare comportamenti illeciti e a garantire maggiore trasparenza nell’ambito delle attivitĆ commerciali legate all’automotive.