Genitori single, quale contributo possono ottenere per affrontare una spesa molto cospicua, ma fondamentale.
Per molte famiglie sono a disposizione aiuti e contributi che consentono di affrontare spese altrimenti insormontabili. A volte questi contributi sono legati all’attestazione ISEE che fornisce un quadro esaustivo della condizione reddituale, patrimoniale e anagrafica della famiglia. Ma esistono anche altre opportunità non direttamente connesse all’Indicatore della situazione economica equivalente.
Vi sono poi dei contributi legati alla composizione del nucleo familiare, all’età dei figli e al numero di essi. Ma anche dalla condizione genitoriale, in particolare dalla presenza o meno di ambedue i genitori. Un nucleo familiare mono-genitoriale, infatti, può avere delle difficoltà maggiori nelle spese e negli investimenti, rispetto a una consueta coppia di genitori.
Una delle spese maggiori e degli obiettivi più importanti per una famiglie è senza ombra di dubbio l’acquisto dell’abitazione principale. Si tratta concretamente di un investimento nel medio e lungo termine e una forma di garanzia futura anche per la prole. Il mattone rappresenta ancora per le famiglie italiane uno degli impegni finanziari decisivi e al quale si dedicano molte delle risorse economiche possedute.
A coadiuvare le famiglie in questo delicato passaggio possono essere i mutui e i finanziamenti concessi da banche e istituti di credito. Un mutuo rappresenta un impegno economico notevole, in considerazione dei costi e della durata, e dunque necessita di un’attenta valutazione. Nei mesi scorsi non casualmente il mercato dei mutui ha subito una forte frenata, dovuto al rialzo dei tassi di interesse troppo elevato per molte famiglie.
Appare ora un’inversione di tendenza, con un rallentamento dei tassi e una ripresa del mercato, ma le riflessioni su costi e impegno finanziario restano comunque valide. Prima importante considerazione è sul peso del mutuo rispetto al reddito familiare. Una rata del mutuo non dovrebbe mai superare il 30 per cento del reddito disponibile. Bisogna considerare poi l’andamento generale del mercato immobiliare, i costi aggiuntivi e le garanzie richieste.
Una questione delicata riguarda la quantità di denaro che la banca è disposta a concedere in prestito. In genere, il finanziamento copre fino all’80 per cento dell’intero costo dell’immobile. Dunque occorre avere dei risparmi a diposizione per l’investimento. Questo limite è stabilito dal Testo unico bancario (TUB). Ma vi sono delle modalità di ottenere fino al 100 per cento del finanziamento.
Una di queste è l’accesso al Fondo di garanzia prima casa, con lo Stato che garantisce fino al 50 per cento del valore dell’immobile, consentendo di avere dalla banca la copertura completa del finanziamento. Destinatari di questo importante contributo sono categorie particolari prima fra tutte quelle delle famiglie mono-genitoriali con figli minori. Si tratta di un aiuto importante per le famiglie che hanno a disposizione un solo reddito, ma che ugualmente desiderano acquistare una casa, mediante un mutuo.
Le dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere e l'immigrazione scatenano polemiche, evidenziando la…
Amazon anticipa il Black Friday con sconti imperdibili, tra cui la Smart TV Samsung UE55DU7190UXZT…
La dirigente scolastica Tina G. denuncia il preoccupante fenomeno delle foto alle targhe dei docenti,…
Scopri tre monitor 4K ideali per il gaming: l'ASUS ROG Strix XG27UCS per prestazioni premium,…
L'ossessione per i social media e lo "sharenting" sollevano preoccupazioni sulla salute mentale dei giovani,…
Scopri l'offerta di Amazon per un kit di luci LED controllabili tramite app a soli…