I debiti che non si estinguono, quali sono quelli che non cadono in prescrizione. Di seguito una breve panoramica.
Un credito dell’amministrazione fiscale nei confronti di un contribuente, magari per un’imposta non versata o per una sanzione non pagata, ha una sua vita e una sua durata. L’amministrazione comunica questo credito attraverso una cartella esattoriale, richiedendo il pagamento delle somme che risultano a debito del cittadino a seguito del lavoro di verifica effettuato.
Nella cartella ci sono informazioni e dettagli molto importanti dei quali il contribuente deve tener conto. Ma non vi è l’indicazione della prescrizione della cartella stessa. Non è indicato quindi entro quanto tempo l’amministrazione può provvedere ad un’azione per la riscossione del credito stesso. Quindi le cartelle esattoriali durano tutta la vita?
La prescrizione è il termine entro il quale si può far valere un diritto. Solo quelli inviolabili come la cittadinanza, la proprietà, la privacy e altri, come quelli inerenti lo status familiare, non hanno prescrizione. Quindi anche i crediti che il Fisco, o un privato, vanta nei confronti del contribuente hanno una scadenza. Deve provvedere infatti a riscuoterli entro un determinato limite di tempo, altrimenti non sono più esigibili.
Se la legge non indica chiaramente un termine di prescrizione delle cartelle esattoriali, esiste una precisa prescrizione per i tributi. Quindi la prescrizione per un’imposta o una multa determina anche la prescrizione per la relativa cartella esattoriale. Vediamo degli esempi. L’imposta sulle successoni e donazioni si prescrive dopo dieci anni, stesso limite per i contributi alle Camere di commercio o per l’IVA.
Le addizionali Irpef per Regioni e Comuni hanno una prescrizione di cinque anni, cosi come le sanzioni tributarie per irregolarità fiscali o le multe stradali. Anche i contributi previdenziali INPS hanno una prescrizione di cinque anni. Il bollo auto, invece si prescrive dopo soli tre anni. La prescrizione decorre dalla data di invio dell’ultima comunicazione al contribuente. Quindi se dalla notifica della cartella esattoriale sono passati gli anni indicati, il debito cade in prescrizione e il cittadino non è tenuto a pagarlo.
A questo punto è lecito chiedersi se esistono debiti che durano per sempre e che vincolato il debitore per sempre con l’amministrazione. In realtà non esistono debiti che durano per sempre. Entro un determinato termine il creditore deve agire per ottenere quanto gli spetta. Questo vale per il privato quanto per l’esattore di una sanzione o di un tributo non pagato.
Il debitore deve necessariamente intervenire prima della prescrizione, inviando un’intimazione di pagamento con raccomandata o PEC, oppure il preavviso di fermo o ipoteca, l’avvio della procedura di pignoramento. Anche la richiesta di rateizzazione fatta dal debitore nei confronti del Fisco interrompe il periodo di prescrizione. Quindi non ci sono debiti che durano per tutta la vita, ma occorre comunque sapere che la prescrizione si può interrompere e ripartire da zero.
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