IMU, va pagato per gli immobili in costruzione? Qual è il regolamento IMU per i fabbricati non ancora completati.
Le costruzioni, e in genere gli immobili, rientrano in categorie catastali specifiche con caratteristiche diverse. Questo discorso vale anche per un’unità in fase di costruzione , secondo la definizione di legge, che infatti risulta come immobile accatastato con categoria F/3. Ma su un fabbricato di questo tipo la richiesta di pagamento dell’IMU da parte del Comune è legittima?
I proprietari nutrono spesso dei dubbi riguardo l’applicazione dell’imposta municipale propria su immobili ancora in fase di costruzione. Infatti sembrerebbe non rientrare nelle tipologie interessate dal tributo. Ma davvero è così? Scopriamo che cosa dice la legge a tal proposito, ricordando che l’IMU è dovuta per i fabbricati, con l’esclusione elle abitazioni principali che non fanno parte della categorie catastali A/1, A/8 e A/9 di lusso e pregio, per le aree fabbricabili e per i terreni agricoli.
IMU per un’abitazione in costruzione
Un fabbricato con accatastamento F/3 è ancora in fase di costruzione e non possiede un rendita catastale determinata, ma nonostante questo la richiesta del Comune di pagamento dell’IMU è legittima. Infatti la legge da indicazione precisa su questa tipologia di immobili.
Per la normativa in vigore gli immobili sono sottoposti al versamento dell’imposta municipale propria dal momento della data di conclusione dei lavori, o dalla data di utilizzo dell’immobile stesso, in caso sia precedente. La legge indica che si può iscrivere al catasto, con lo scopo di identificarlo e senza una rendita un immobile o una parte di questo anche in fase di realizzazione.
Si tratta di un accatastamento provvisorio che non determina una rendita catastale, ma che consente di tassare l’area come fabbricabile. Significa che questa procedura è connessa alla proprietà futura per gli aspetti civilistici e non indica un misura tributaria autonoma dal valore del suolo edificabile. Il chiarimento della questione arriva con una sentenza della Corte di Cassazione.
Per questa, infatti, l’accatastamento transitorio in F/3 di un edificio in via di realizzazione non è una base sufficiente per rendere l’immobile stesso soggetto all’IMU. Però resta valida la tassazione dell’area fabbricabile, con la necessità di verificare la classificazione catastale di quest’ultima. In altre parole resta valida l’IMU da pagare per l’area fabbricabile.
Un semplice esempio aiuta a chiarire tutti i dubbi. Un proprietario costruisce una casa per la villeggiatura su un terreno edificabile e procede all’accatastamento nella categoria F/3, immobile in fase di costruzione. Il Comune non può richiedere l’IMU come fabbricato, ma può legittimamente farlo per l’area fabbricabile sulla quale la casa è in fase di realizzazione. E questo al di là del fatto che l’abitazione non sia ancora abitabile.