Se un beneficiario dell’Assegno di Inclusione ha un debito, la sua carta potrebbe essere pignorata? Ecco le informazioni in merito.
Chi ha un debito e beneficia dell’Assegno di Inclusione (ADI) può vedersi pignorare la propria carta prepagata sulla quale viene accreditato il sussidio? Questa è la domanda che molti percettori dell’ADI si sono posti. Ma quale è la risposta a tale quesito? I debitori insolventi potrebbero perdere il beneficio economico? Ecco le informazioni al riguardo.
L’Assegno di Inclusione (ADI), misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli, si articola in due parti. A un’integrazione del reddito familiare fino a una soglia (quota A) si aggiunge un sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato (quota B). I controlli per ricevere l’ADI sono più approfonditi rispetto a quelli previsti dal Reddito di cittadinanza. L’ADI, infatti, non è un sussidio passivo ma uno strumento per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro.
L’Assegno di Inclusione è caricato su una carta prepagata Postepay, anche se i prelievi effettuati sono tracciati in maniera differente. I soldi dell’ADI sono quindi monitorati e possono essere utilizzati per acquistare beni e servizi ammessi dalla normativa del sussidio. Con la Carta di Inclusione è possibile pagare le bollette, comprare beni di prima necessità e alimenti e anche pagare una rata dell’affitto.
Lo stesso INPS in un annuncio ha fornito informazioni circa l’Assegno di Inclusione e le modalità con cui devono essere utilizzati gli accrediti. L’Istituto ha anche chiarito che cosa accade nel caso di beneficiari che hanno dei debiti da pagare.
Il codice di procedura civile, all’art. 545, specifica che non è possibile pignorare «crediti aventi per oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei poveri». Il pignoramento della Carta di Inclusione non è dunque possibile anche nel caso in cui il beneficiario abbia debiti in sospeso. L’Assegno è una misura di sostegno alla povertà e non risulta dunque pignorabile, a differenza di quanto avviene con la pensione o con lo stipendio. Se il beneficiario ADI ha invece un precedente indebito sulla carta del reddito di Cittadinanza (RdC), l’INPS può recuperare le somme pignorando i soldi accreditati sulla carta ADI.
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