Hai un buono fruttiferi e vorresti capire quando scade o soprattutto quando rischierebbe di andare in prescrizione? Ecco come venire al corrente di queste informazioni
Passano gli anni ma i buoni fruttiferi postali continuano ad essere un grande punto di riferimento per gli italiani, un punto di partenza quando si tratta di investimenti soft o cifre da accantonare e valorizzare. Grazie alla loro sicurezza e semplicità di gestione, infatti, sono alla portata di chiunque anche per quanto riguarda le cifre: non è necessario un capitale particolare, di base basterebbero anche soli 50 euro per iniziare. Ed è per questo che sempre più persone, che siano anziani che vogliono mettere da parte i soldi risparmiato in tanti anni di lavoro o giovani che stanziano un budget per i loro sogni futuri, continuano a puntarci nel corso dei decenni.
Ce ne sono inoltre di vari tipi e in base alle esigenze di ciascuno. Prodotti realizzati per chi ha bambini in famiglia e vuole capitalizzare un investimento per loro, per chi arriva da un processo di successione per un conto corrente di Poste italiane, per chi ha libretti postali e vuole puntare su tale forma per un solo anno o chi ha molta pazienza e soldi da investire e vuole prolungarsi addirittura per 20 così da trovare un vero e proprio tesoretto. La semplicità è inoltre un altro fattore chiave. Una volta sottoscritto, è possibile monitorare il tutto via app di Poste e soprattutto riprendere le cifre in qualunque momento in caso di necessità. Senza alcun vincolo reale quindi o burocrazia particolare che rallenterebbe il passaggio o il prelievo.
Potrebbe capitare, tuttavia, specialmente nel caso in cui ne aveste più di uno o soltanto un singolo ma sottoscritto un po’ di tempo fa, di non ricordare con esattezza la data di riferimento. Come procedere a quel punto? Basterebbe innanzitutto ricordare il tipo di prodotto scelto e da questo, via rete o in ufficio postale, risalire alla durata del vincolo. Altrimenti, senza la necessità di andare in Posta, basta aprire l’app o accedere alla propria area personale sul sito di Poste nella sezione dei buoni fruttiferi per vedere la data di scadenza. Nel caso il buono fosse anche cartaceo e non solo dematerializzato (si sceglie al momento dell’investimento), il giorno ultimo è indicato anche sullo stesso documento.
E come capire invece quando un proprio buono rischia di andare in prescrizione e rischiare di perdere addirittura i soldi? Da questo punto di vista non si può sbagliare poiché, premesso che diventano infruttiferi dal giorno successivo alla scadenza, questi rischiano di perdersi una volta passati 10 anni dalla data scadenza. E vale per qualunque tipo di buono e in qualsiasi circostanza. Sempre però nel caso in cui parlassimo di buoni cartacei: per quelli virtuali, invece, non c’è alcun rischio che vadano in prescrizione e che si perda la somma dal momento che questi vengono rimborsati automaticamente con un accredito automatico sul conto dell’intestatario.
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