C’è la possibilità di ottenere un rimborso per la TARI e non tutti ne sono consapevoli: ecco come fare per poterlo ottenere.
In materia di rimborsi e di ciò che prevede la legge in Italia è difficile essere preparati fino in fondo. Gli aspetti da contemplare e le norme che intervengono da questo punto di vista sono tante e tali che è impossibile conoscerle tutte. Anche in condizioni normali. Figurarsi in un contesto come il nostro in cui tantissime famiglie si trovano a fare i conti con delle difficoltà di natura economica e finanziaria davvero senza eguali. Le difficoltà sono enormi e spesso alcune tasse rappresentano davvero un duro colpo per le finanze di tantissime famiglie.
Tra le tasse da pagare che maggiormente sollevano polemiche in Italia non si può non annoverare quella per i rifiuti, vale a dire la TARI, dal momento che è spesso, in diversi comuni, davvero sanguinosa per un servizio che poi, altrettanto spesso, non è di certo all’altezza delle aspettative. In un contesto dl genere, a molti sfugge, però, che è possibile chiedere un rimborso, a determinate condizioni, dell’importo pagato per questa tassa, la cui sigla sta per l’appunto per Tassa sui Rifiuti. Andiamo a vedere di che cosa si tratta e cosa bisogna fare per assicurarsi questo rimborso.
La prima cosa da fare per vedere se anche tu hai diritto a questo rimborso oppure no è quella di consultare la “bolletta” che ti è arrivata. In particolar modo i dettagli della cifra che si deve riconoscere. Nonostante una sentenza della Corte di Cassazione, infatti, diversi Comuni continuano ad applicare alla TARI anche l’IVA. L’Imposta sul Valore Aggiunto, però, si può applicare solo su beni e servizi e non certamente su una tassa da pagare, dal momento che significherebbe tassare una tassa. Essendo una imposizione illegittima, si può chiedere il rimborso di questi importi riconosciuti.
Presta bene attenzione, però, dal momento che il rimborso può essere richiesto solo per gli ultimi 10 anni, dal momento che i pagamenti effettuati, per esempio, 11 anni fa sono caduti in prescrizione. Per questo tipo di imposte, infatti, la prescrizione scatta dopo 10 anni e quindi quegli importi pagati sono ormai da considerare andati, per così dire. Questo, in tal senso, tutto quello che c’è da sapere su TARI e prescrizione.
La domanda per ottenere il rimborso in questione deve giungere presso l’Ufficio tributi del proprio Comune e agli sportelli delle associazioni che lavorano a tutela dei consumatori. Andrà poi compilato un modulo a cui bisognerà allegare le ricevute dei pagamenti effettuati a cui è stata applicata l’IVA ed ovviamente una copia del documento di identità.
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