Le persone titolari della legge 104 godono di numerose agevolazioni, ma queste hanno diritto anche alle cure a domicilio?
La legge 104 è un’integrazione sociale pensata per le persone non autosufficienti, disabili, che soffrono di malattie croniche o terminali. All’interno di questa legge sono previste numerose agevolazioni e servizi per le persone con disabilità grave, ma tra questi rientra anche l’assistenza medica domiciliare? In realtà, l’assistenza a domicilio è prevista in due forme.
La prima si chiama Assistenza Domiciliare Programmata (ADP), ed è un tipo di assistenza basilare e che prevede prestazioni mediche e riabilitative a casa per un tempo determinato. La seconda è l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), per un servizio maggiormente completo, pensato per le persone che versano in gravi condizioni di salute e che necessitano di medici specializzati e di cure particolari. Ma scopriamo di più.
Prima di tutto, occorre sapere che tutte le persone disabili, titolari di 104, possono richiedere le prestazioni di assistenza direttamente a casa propria, presentando domanda presso gli uffici dell’ASL. Può inoltrare la richiesta sia il paziente stesso, sia il suo medico curante, oppure la persona che lo assiste, ma anche un familiare con delega. Legge 104, quali tasse non si pagano?.
Si può richiedere un’assistenza temporanea (ADP) oppure prolungata (ADI), in base alla gravità della disabilità. In caso di assistenza prolungata, è la stessa ASL che valuta le esigenze del paziente e fornisce un adeguato programma di assistenza e di cure. Le cure a domicilio per assistere le persone con disabilità sono gratuite per il primo mese. Legge 104, arrivano meno tasse e altre novità: vediamole una per una.
Il Sistema Sanitario Nazionale, infatti, prevede un’assistenza gratuita per 30 giorni dalla dimissione dall’ospedale, dopodiché, per i successivi giorni la copertura è valida al 50%, dunque metà a carico del Sistema Nazionale Italiano e metà addebitata al paziente. Il costo delle cure si basa sul reddito ISEE del paziente stesso. Legge 104, se ti prendi cura di un parente disabile c’è una novità: riguarda la residenza.
Naturalmente, per poter beneficiare di cure a domicilio, occorre essere portatori di handicap grave, un riconoscimento che interessa persone affette da minoranza fisica, psichica o sensoriale, non in grado di essere autosufficienti. INPS, domanda legge 104 se viene rifiutata come agire.
Oltre al medico curante e al diretto interessato, possono fare richiesta anche i familiari, tra cui il partner/coniuge, il convivente di fatto, i parenti di primo e secondo grado, e gli affini di primo grado (suoceri, nuore, generi). Legge 104, ci sono agevolazioni se devo richiedere un mutuo?.
Oltre all’assistenza domiciliare, come sappiamo la legge 104 prevede tante altre agevolazioni, non solo per i disabili ma anche per le persone che se ne prendono cura, come permessi retributivi sul lavoro, permessi durante il ricovero, il congedo retribuito, la scelta della sede di lavoro e alcune detrazioni fiscali. Legge 104, saranno i genitori dei bambini disabili a poter scegliere i loro insegnanti.
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