Se hai inoltrato il 730 ma ti sei accorto che ci sono degli errori e desideri annullarlo, devi procedere in questo modo, scopri come risolvere.
A partire dal 20 maggio è stato messo a disposizione dei contribuenti, il modello 730 precompilato, da parte dell’agenzia delle entrate, per questa ragione è facile che si verificano dimenticanze o errori. Potrebbe capitare che si ci dimentichi di inserire spese detraibili, o che sia che ci si accorga di errori presenti nella dichiarazione.
Annullare il 730 è possibile, tuttavia bisogna tener conto del momento in cui ci si rende conto dell’errore, l’operazione inoltre potrà essere effettuata una sola volta, per ogni anno d’imposta. Dunque si consiglia di controllare in maniera dettagliata.
730, scopri se è possibile annullarlo
La dichiarazione già trasmessa, può essere annullata dal 27 maggio al 20 giugno, fino a questo momento infatti sarà possibile annullare la dichiarazione, tuttavia questa procedura potrà essere effettuata una sola volta. Se ci si dovesse accorgere degli errori dopo il 20 giugno, si potrà comunque provvedere a rettificare quanto trasmesso, ma bisognerà muoversi in un determinato modo.
Prima dello scadere del tempo infatti, sarà possibile annullare la presentazione digitale della dichiarazione, senza incorrere in sanzioni. Per poter annullare l’invio online, sarà necessario accedere alla propria area riservata sul portale dell’agenzia delle entrate, e controllare la ricevuta di invio, se ci sarà scritto “elaborato” si potrà selezionare la voce “richiedi annullamento 730”. Nel momento in cui si procederà con l’annullamento, la dichiarazione inserita sarà rimossa e automaticamente verrà eliminato anche eventuale modello F 24.
730, fin quando è possibile annullarlo
L’ultima data per l’invio della dichiarazione dei redditi, è fissata al 30 settembre, tuttavia si potrà procedere con l’annullamento dell’invio solamente fino al 20 giugno. È consigliato e dunque leggere a tutto attentamente e verificare che non ci siano errori prima della scadenza.
Nel caso in cui si dovessero apportare correzioni dopo il 20 giugno, non sarà più possibile correggere la dichiarazione in autonomia. Bisognerà infatti rivolgersi a un Caf o un intermediario abilitato, quest’opzione a differenza della prima tuttavia, è a pagamento. Nonostante ciò, potrebbe rilevarsi rivelarsi più idonea per i soggetti che non hanno manualità nella compilazione del modello, e che vogliono evitare sanzioni future.