Ho diversi debiti, cosa succederà alla mia futura pensione?

Pensione a rischio a causa di debiti con il Fisco? Vediamo come funziona, cosa dice la normativa a riguardo e chiariamo alcuni punti spinosi.

pensione e debiti come funziona
Pensione a rischio a causa dei debiti, come funziona davvero (CodiciAteco.it)

Nel corso della nostra vita da cittadini contribuenti non è del tutto inusuale arrivare ad accumulare piccole o grandi somme di debito con l’Agenzia delle Entrate e Riscossione. Nella maggior parte dei casi questi debiti si accumulano negli anni lavorativi e spesso ci ritrova a chiedersi se questi debiti con il Fisco possano in un qualche modo inficiare sulla pensione futura andando ulteriormente a cambiare una situazione economica che già di per sé cambia quando un lavoratore va in pensione.

Il punto di partenza per capire se, come e quanto i debiti con il Fisco possano influenzare l’assegno pensionistico è l’art. 545 comma 8 del Codice di Procedura Civile, il quale garantisce ai creditori la possibilità di avvalersi sulla pensione dei debitori. Tuttavia c’è un ma, perché tutti i creditori, compreso, il Fisco devono rispettare alcuni limiti. In buona sostanza non tutte gli assegni pensionistici possono essere pignorati. Nei paragrafi successivi chiariremo e approfondiremo meglio questi punti.

Pignoramento sulla pensione, i limiti che i creditori devono rispettare

pignoramento sulla pensione quando non può avvenire
I limiti che i creditori devono rispettare quando si tratta di pignorare le pensioni (CodiciAteco.it)

Quando la pensione è accreditata sul conto corrente alcune somme possono essere pignorate. Alcune ma non tutte, perché i creditori per potersi avvalere sull’assegno pensionistico devono tenere in considerazione alcuni parametri. Si tratta di limitazioni vere e proprio che influiscono sulle manovre possibili.

Di fatto possono essere pignorate solo quelle somme che superano del triplo l’assegno sociale che per quest’anno, in considerazione dell’inflazione, è fissato a 534,41 euro. Questo vuol dire che le pensioni da 1.000 euro, per esempio, non possono essere pignorate. Di conseguenza l’imposto minimo pignorabile su una pensione prevede che questa debba arrivare a 1.603,23 euro.

Se l’accredito avviene nello stesso giorno del pignoramento o successivamente si può pignorare fino ad un quinto della somma che supera i 1.068,82 euro. Per più pignoramenti contemporanei il limite può essere ridotto alla metà di quanto eccedete la stessa somma.

Si garantisce il minimo indispensabile per vivere

Queste limitazioni sul pignoramento delle pensioni, nei fatti, garantisce che i debitori pensionati abbiano in ogni caso i mezzi minimi indispensabili per vivere. Il tutto per mantenere un equilibrio sociale ed economico per rispettare i diritti fondamentali delle persone anziane.

Se i limiti di pignoramento sono superati, il debitore ha comunque a sua disposizione delle ulteriori tutele legali. Può rivolgersi ad un giudice che avrà il compito eventualmente di dichiarare inefficaci che eccedono i limiti imposti dalla legge oppure può opporsi con azioni legali avviando un’azione in cui può richiedere anche il risarcimento del danno.

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