Dopo tanto pensare, avete finalmente deciso di cambiare il vostro testamento? Scopriamo insieme come poter fare
Come prima cosa, è bene sapere che modificare o revocare il proprio testamento è sempre possibile e dunque non ci sarà mai un momento in cui invece verranno posti dei limiti per quanto riguarda proprio la messa in atto di queste variazioni. A stabilirlo e soprattutto a dare questa possibilità illimitata è proprio la legge, che si occupa per tanto di tutelare quanto più possibile la facoltà di un soggetto di voler cambiare idea.
E dunque di voler apportare delle modifiche piccole o grandi che siano al proprio testamento. In questo caso, però, è bene conoscere quali sono nello specifico i modi di cui possiamo avvalerci per poter effettuare queste modifiche. Per scoprirlo, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Come cambiare il proprio testamento
Innanzitutto è bene sapere, come vi abbiamo anticipato poco sopra, che esistono vari modi con cui un soggetto interessato può voler effettuare delle modifiche al proprio testamento: non c’è un metodo che potremmo definire migliore o peggiore, in quanto tutto dipende dalla soggettività della persona interessata e dai fini che si vogliono ottenere. Una prima modifica può essere ad esempio quella esplicita, in cui dunque si decidere di effettuare tutto o quasi delle precedenti disposizione.Â
Vi è anche però la possibilità di effettuare una variazione implicita del proprio testamento: questo, di solito, si verifica quando le dichiarazioni dei due testamenti (quello posteriore e quello anteriore) siano inconciliabili l’una con l’altra. In questo caso, dunque, non vi è una sostituzione, quanto più una dichiarazione che rende ormai incoerenti quelle precedenti (che perdono così di importanza e di diritto).
Cosa fare se un parente modifica il testamento
Una situazione però molto delicata potrebbe essere rappresentata dalla modifica di un testamento senza l’approvazione anche dei parenti più prossimi, che così potrebbe cominciare a temere ad esempio l’intromissione di una terza persone per un proprio torna conto. In questo caso la situazione diventa senza dubbio molto spinosa perché, per legge, il successo o il parente prossimo non ha alcun diritto a leggere il testamento fino alla sua apertura nè di avere voce in capitolo con le decisioni prese dal genitore in merito alle possibili modifiche.
Qualora, dunque, vi sia l’idea o la supposizione che la modifica del testamento sia stata suggerita a seguito di un inganno da parte di terze persone, tutto ciò che rimane da fare è avviare un procedimento con l’obiettivo di ottenere una interdizione o inabilitazione, o ancora della nomina di un amministratore di sostegno. A decidere l’esito di questo procedimento sarà proprio il giudice.