Strumento economico per sostenere le famiglie: si rinnovano e si sommano i bonus per le famiglie e i propri figli.
Si torna a parlare di bonus, i sostegni economici che hanno costituito le colonne per le famiglie con più difficoltà. Tanti gli esempi, dal bonus per le bollette, fino al bonus mamme. Esempi virtuosi e meno virtuosi, errori di calcolo e reale strumento economico. Mezzi essenziali al sostegno delle famiglie e delle loro attività familiari. Così si accumulano i bonus e si inseriscono all’interno della società, permettendo un sostegno reale alle famiglie.
Si torna, così, a parlare di un bonus già presente in passato: il bonus nido. A differenza degli altri bonus, che vengono calcolati in base all’ISEE delle figure familiari, in questo caso viene calcolato dall’INPS l’ISEE dei figli minorenni. Un modo diverso di identificare la platea a cui è rivolto il bonus. Questo si inserisce in un contesto importante, nel quale la figura d’attenzione si costituisce nei figli, anche se, economicamente, rimangono a carico delle figure familiari del nucleo. Se per il bonus bollette si parla di consumi, se per il bonus mamme si parla di figure materne nel nucleo familiare, quando parliamo di bonus nido, di che si tratta?
Il bonus si presenta come un contributo di sostegno al reddito per poter pagare le rette per la frequenza di asili nido pubblici, privati convenzionati e forme di assistenza domiciliare. Il contributo può raggiungere anche mille euro in base alla situazione definita dall’ISEE. Il bonus nido viene erogato direttamente dall’INPS su domanda del genitore, erogato direttamente per la spesa definita dal bonus stesso.
Il bonus è istituito oramai dal 2017, stabilito dall’ISEE del minorenne in corso di validità riferito sempre al minore per cui si decide di fare domanda. Il bonus si costituisce in una forma essenziale per il sostegno all’educazione del figlio, improntato in un panorama di aiuti che assorbono le spese delle famiglie. Vediamo come distribuito secondo la distribuzione INPS.
Da ISEE minorenni finno a 25mila euro, si definisce un importo erogabile di 273,73 euro al mese per 11 mesi. Mentre da ISEE minorenni da 25.001 fino a 40mila euro, un importo erogabile di 227,27 euro al mese, per 11 mensilità. Infine con ISEE minorenni da 40.001, viene calcolato un importo erogabile di 136,37 euro al mese per 11 mensilità. Inoltre, in caso di ISEE valido mancante, si calcola il prezzo mensile ultimo definito,.
I requisiti non sono molto stringenti, proprio per permettere una platea molto larga, a disposizione di tutte le famiglie che hanno bisogno di sostenere le spese della retta dell’asilo. Un modo per sostenere maggiormente le famiglie, includendo, anche, oltre al genitore del proprio figlio nato nel nucleo, anche adottato o in affidamento temporaneo.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’INPS per comprendere nel dettaglio tutti i requisiti e tutte le disponibilità del bonus. Uno strumento economico che ha permesso e permette di sostenere
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